Comunicato stampa risultati al 31 dicembre 2020

Milano, Italia   -   10/03/2021 - 03:30 PM   -   15:30

Forte resilienza nell’anno del Covid-19, target di redditivit centrati

Accelerazione su ESG e climate change, Prysmian adotta science based target (1,5°) con “net zero” entro il 2040 (scope 1 e 2)

Dividendo proposto sale a €0,5 per azione

 

  • Ricavi €10BN, variazione organica -8.3% , miglioramento nel Q4 (-4,8%)
  • EBITDA ADJ €840M, margini in tenuta a 8,4% (8,7% FY ‘19)
  • Free cash flow record a €487 M  
  • Buona performance di Power Distribution e rinnovabili in USA
  • Telecom, ripresa cavi ottici soprattutto in Nord America dopo calo dei ricavi in linea con le attese
  • Projects risente delle inefficienze operative causa covid-19, parzialmente superate nel Q4
  • Guidance FY 2021
    • EBITDA ADJUSTED previsto nel range €870M-€940M
    • Free Cash Flow: €300M +/- 20%  

Il Consiglio di Amministrazione di Prysmian S.p.A. ha approvato oggi i risultati consolidati di Gruppo relativi all’anno 2020.

“Salute e sicurezza delle persone al primo posto, continuità della supply chain e creazione di valore per tutti gli stakeholders" commenta il CEO Valerio Battista. "A inizio 2020 ci eravamo date queste tre priorità nell’affrontare la pandemia Covid-19. Guardando i risultati dell’esercizio concluso, possiamo dire di aver centrato gli obiettivi. L’impatto della pandemia c’è ovviamente stato, ma anche grazie alla priorità che abbiamo assegnato alle persone, siamo riusciti ad assicurare elevata continuità al business centrando ampiamente l’obiettivo di redditività con la generazione di cassa a livelli record. L’incertezza sembra destinata a dominare ancora, ma anche alla luce della forte resilienza dimostrata, possiamo guardare avanti con fiducia consapevoli di avere le risorse necessarie per rilanciare la sfida della crescita. Continuiamo ad investire in innovazione di prodotto e nella sostenibilità del nostro footprint produttivo e la decisione di darci target Science Based di riduzione delle emissioni di C02, rigorosi, sfidanti e soprattutto basati su evidenze scientifiche, vuole rendere ulteriormente credibile e trasparente il nostro commitment a perseguire una crescita sostenibile”.

 

RISULTATI ECONOMICO FINANZIARI

I Ricavi di Gruppo sono ammontati a €10.016 milioni registrando una variazione organica del -10.3%; escludendo il segmento Projects la variazione organica è del -8,3%, in miglioramento nel quarto trimestre a -4,8%. Un buon contributo alla resilienza del Gruppo è venuto dal segmento Energy, che limita la diminuzione organica dei ricavi al -7,1% con un recupero dal terzo trimestre anche sulla spinta della positiva performance di Power Distribution e Renewables in Nord America. Il previsto calo del Telecom (variazione organica -14,1%) registra un miglioramento del trend nel secondo semestre, in particolare in Nord America (nel quarto trimestre la crescita organica del segmento è stata pari a -3,8%). Le inefficienze nella produzione e installazione dovute al Covid-19, unite al mix sfavorevole di progetti e a un sottoutilizzo della capacità produttiva per la tecnologia estrusa, impattano la performance del segmento Projects.

L’EBITDA Adjusted si è attestato a €840 milioni, risultato che conferma la resilienza del Gruppo al contesto di mercato fortemente deteriorato, anche grazie alla adozione di tempestive azioni di contenimento dei costi e al miglioramento del business mix che ha consentito di preservare i margini. La riduzione rispetto ai €1.007 milioni di EBITDA Adjusted del 2019, risente inoltre degli effetti negativi derivanti dai tassi di cambio che impattano per circa €32 milioni. Il rapporto EBITDA Adjusted su Ricavi è dell’8,4% rispetto all’8,7% del 2019, confermando la capacità del Gruppo di proteggere la redditività. Il segmento Energy beneficia della brillante performance nella Power Distribution e nelle overhead lines in Nord America. Nel Telecom, l’impatto sull’EBITDA Adjusted del calo dei volumi e della pressione sui prezzi in Europa è stato parzialmente assorbito grazie alle azioni di efficienza dei costi che hanno contribuito anche alla stabilizzazione dei margini. Da evidenziare i segnali di ripresa del business dei cavi ottici nell’ultimo trimestre, soprattutto in Nord America. Nel segmento Projects la profittabilità ha risentito delle inefficienze nella produzione e installazione causate dalla pandemia, della limitata saturazione della capacità produttiva nella tecnologia estrusa, nonché del mix sfavorevole di progetti.

L’EBITDA si è attestato a €781 milioni (€907 milioni nel 2019) includendo oneri netti legati a riorganizzazioni aziendali, oneri netti non ricorrenti e altri oneri netti non operativi pari a €59 milioni (€100 milioni nel 2019). Il Risultato Operativo ammonta a €353 milioni rispetto a €569 milioni del 2019.

L’Utile Netto di pertinenza degli azionisti della Capogruppo è ammontato a €178 milioni rispetto a €292 milioni del precedente esercizio.

Gli sforzi per proteggere la capacità di generazione di cassa hanno premiato il Gruppo che nel 2020 ha raggiunto livelli record, con un Free Cash Flow a €375 milioni (€487 milioni escludendo il cash out per Antitrust), superiore alla guidance.

La forte generazione di flussi di cassa ha consentito al Gruppo di accelerare il percorso di ulteriore riduzione dell’Indebitamento Finanziario Netto che ammonta a €1.986 milioni (€2.140milioni al 31 dicembre 2020). Tale sensibile riduzione è stata possibile grazie alla generazione di cassa pari a €487 milioni, prima dei pagamenti relativi alle tematiche antitrust. I fattori che hanno consentito tale generazione di cassa sono:

  • Flusso netto delle attività operative (prima delle variazioni di capitale circolante) pari a €822 milioni;
  • Flusso netto per pagamenti relativi a ristrutturazioni ed altro pari a €130 milioni;
  • Decremento del capitale circolante netto per €259 milioni;
  • Investimenti netti operativi pari a €244 milioni;
  • Oneri finanziari netti pagati per €86 milioni;
  • Imposte pagate pari a €142 milioni;
  • Dividendi ricevuti per €8 milioni

 

COVID-19. “PEOPLE FIRST”, PROTEZIONE DEL BUSINESS, INNOVATION/DIGITALIZATION

L’importante presenza in Cina ha consentito al Gruppo di comprendere fin dalle prime fasi l’insorgere della Pandemia. “People first”, salute e sicurezza delle persone al primo posto, innovazione tecnologica e lean manufacturing e protezione del business, sono le tre direttrici adottate dal Gruppo per affrontare la Pandemia. “People First” si è tradotto nell’aumento degli investimenti in salute e sicurezza (+29% a €17 milioni), nella fornitura massiva di materiale sanitario e effettuazione di test e analisi per la rilevazione dei contagi, nella ridefinizione delle procedure per l’utilizzo dei luoghi di lavori in sicurezza nonché nell’ampio ricorso al remote working, nella digitalizzazione delle attività di formazione della Academy e negli interventi in favore delle Comunità impattate dal virus (dal cablaggio dell’ospedale di Wuhan a iniziative di citizenship anche in altre parti del mondo). In un contesto che sta ridefinendo le stesse priorità sociali ed economiche, il Gruppo ha confermato la propria ambizione a essere un enabler della transizione energetica e della digitalizzazione. Dal cavo flagship 525 kV P-Laser, alle innovazioni nel campo delle fibre e cavi ottici, come Sirocco il cavo record per densità di fibre, al cavo energia sottomarino per profondità record fino a 3000 m, il Gruppo ha rafforzato il proprio impegno in Innovazione tecnologica. Importante anche il focus sulla digitalizzazione dei propri processi manufatturieri (Fast Forward Project). L’aver messo la salute e sicurezza al primo posto, ha anche consentito di assicurare continuità alla supply chain e al business. L’operatività degli impianti produttivi non è mai scesa sotto l’80% mantenendo pressoché intatta la capacità di servire il cliente (on time delivery oltre il 94%). Il Gruppo ha inoltre prontamente implementato un robusto piano di contenimento dei costi nonché misure a protezione della generazione di cassa.

 

ACCELERAZIONE SU CLIMATE CHANGE. PRYSMIAN ZERO EMISSION ENTRO IL 2040 (SCOPE 1 E 2)

Prysmian Group conferma l’ambizione ad essere tra i player tecnologici di riferimento nella transizione verso l’utilizzo di fonti energetiche rinnovabili e verso una economia decarbonizzata. Il 48% di ricavi del Gruppo sono riconducibili a business e prodotti che contribuiscono alla economia low carbon . Con l’obiettivo di sostenere la prevista accelerazione nello sviluppo di nuove interconnessioni energetiche sottomarine e terrestri (principalmente interconnessioni e collegamenti di offshore wind farms) il Gruppo ha previsto investimenti per circa €450 milioni entro il 2022 (oltre il 50% del totale investimenti), destinati anche a migliorare ulteriormente la sostenibilità della propria organizzazione e supply chain.
Prysmian Group annuncia anche una nuova e ambiziosa strategia climatica adottando obiettivi Science Based allineati ai requisiti dell’Accordo di Parigi e siglando la Business Ambition (1,5°) con obiettivo “Net Zero” previsto tra il 2035 e il 2040 per le emissioni generate dalle proprie attività (Scope 1 e 2) ed entro il 2050 per le emissioni della catena del valore (Scope 3). Tra le iniziative più rilevanti in questo ambito, lo stabilimento di Pikkala del Gruppo, principalmente dedicato alla produzione di cavi per le offshore wind, sarà il primo plant a zero emissioni nette e il 100% dell’energia utilizzata sarà ottenuto da fonti rinnovabili certificate.

 

MIGLIORANO LE PERFORMANCE AMBIENTALI E SOCIALI

Il Consiglio di Amministrazione di Prysmian SpA ha approvato la Dichiarazione non Finanziaria ai sensi del D.Lgs. 254/2016. Anche in un anno particolarmente difficile a causa del Covid-19, Prysmian ha continuato ad investire nei tre driver di creazione di valore per tutti gli stakeholders: People, Culture & Organization; Sustainable Innovation & Lean Manufacturing; Extended Value Chain. Il totale del valore economico generato, ossia la ricchezza complessiva creata dal Gruppo per tutti gli stakeholders, si è attestato a €10.273 milioni nel 2020 (€11.653 milioni nel 2019). La creazione di valore per gli shareholders è evidenziata dal Total Shareholders Return che ammonta al +155,5% dalla quotazione in Borsa. Le performance ambientali migliorano sia come effetto delle azioni di efficientamento intraprese sia per la diminuzione dei livelli di produzione causa Covid-19: le emissioni di CO2 sono ammontate a 817.000 t  nel 2020 (920.000 t nel 2019), i consumi energetici diminuiscono del -6% , mentre il totale dei rifiuti riciclati è passato al 69% (63% nel 2019). Nella dimensione People, il Gruppo ha migliorato gli indicatori della Diversity portando la percentuale di donne in posizione executive al 13% (12% nel 2019) e la percentuale di assunzioni di white collars donne al 34% (32% nel 2019).

Nel 2020 il Gruppo ha migliorato il posizionamento nei principali indici di sostenibilità, confermando l’inclusione nel Dow Jones Sustainability World (87/100), il FTSE4Good (4/5), MSCI (A), Bloomberg e lo STOXX Global ESG Index, ha ottenuto il livello Platinum in Ecovadis e ha mantenuto il buon livello negli altri indici ESG quali CDP Climate Change (B) e Standard Etichs (EE+).

 

PROJECTS

  • PORTAFOGLIO ORDINI RECORD A CIRCA 3,5 MLD, CON L’ACQUISIZIONE DEI GERMAN CORRIDORS PER 1,8 MLD
  • SUBMARINE RISENTE DEL RALLENTAMENTO DI ALCUNI PROGETTI A CAUSA DALLA PANDEMIA; ALTA TENSIONE TERRESTRE RECUPERA NEL Q4
  • INNOVAZIONE TECNOLOGICA E NAVE POSACAVI LEONARDO DA VINCI DRIVERS PER LA ENERGY TRANSITION

I Ricavi del segmento Projects hanno raggiunto nel 2020 il valore di €1.438 milioni (variazione organica -20,6% rispetto al 2019). Maggiore la resilienza a livello di profittabilità, con un EBITDA Adjusted che ammonta a €186 milioni (€228 milioni nel 2019) e un rapporto EBITDA Adjusted su Ricavi sostanzialmente stabile al 13% vs 12,4% del 2019.

Il business Cavi e Sistemi Alta Tensione Sottomarini Energia ha risentito in particolare del mix sfavorevole di progetti in esecuzione e dei diminuiti livelli di saturazione della capacit produttiva di cavi estrusi. Gli elevati livelli di efficienza operativa hanno consentito di compensare parzialmente il minore impiego degli assets. I principali progetti in corso di realizzazione nel periodo sono stati: il collegamento tra Norvegia e Gran Bretagna (NSL Link), il collegamento fra Francia e Gran Bretagna (IFA2), le commesse di interconnessioni in Bahrain, in Grecia (Creta Peloponneso) ed il Viking Link, a cui si aggiungono le commesse Wind Offshore in Francia. Il valore del portafoglio ordini del Gruppo nel business Sottomarini Energia si attesta intorno a circa €1,5 miliardi e consiste principalmente delle commesse offshore wind in Francia (St. Nazaire e Fecamp) ed in Germania (Dolwin5), della commessa di interconnessione fra Gran Bretagna e Danimarca (Viking Link) ed il progetto acquisito nel corso del secondo trimestre del 2020 relativo al collegamento Creta – Attica.

Nel business Cavi e Sistemi Alta Tensione Terrestre l’impatto della pandemia ha rallentato la produzione e installazione. La variazione organica dei ricavi subisce in particolare l’impatto negativo della region APAC. Segnali di recupero si registrano a partire dal quarto trimestre. Il valore del portafoglio ordini del Gruppo nel business Cavi e Sistemi Alta Tensione è notevolmente incrementato nel 2020, grazie alle commesse dei German Corridors (SuedLink, SuedOstLink e A-Nord) - considerati chiave per la transizione energetica della Germania - che hanno consentito di raggiungere un valore di circa €2 miliardi.

Nei Business Submarine Telecom e Offshore Specialties la riduzione delle vendite stata contenuta.

Il portafoglio ordini del Gruppo ha complessivamente raggiunto il livello record di €3,5 miliardi. Le prospettive future si confermano positive sulla spinta della transizione verso l’utilizzo di fonti energetiche rinnovabili, che necessita di forti investimenti per lo sviluppo di reti elettriche, sia interconnessioni energetiche sia collegamenti di off shore wind farms. Le previsioni sono di un mercato che si attesterà su una media di circa 7,2 miliardi di commesse assegnate all’anno per i prossimi dieci anni.

Prysmian può fare leva sulla leadership di mercato e tecnologica per affermare la propria ambizione ad essere il partner di riferimento nell’industria dei cavi. La nuova nave posacavi Leonardo da Vinci, la più grande e più performante al mondo, entrerà in esercizio nell’estate 2021 garantendo maggiore capacità e versatilità nella realizzazione di progetti. Insieme alle capacità di installazione ed esecuzione dei progetti, altro driver di competitività di Prysmian è l’innovazione tecnologica. Tra le principali e più recenti innovazioni si evidenziano i Sistemi in cavo con tecnologia P-Laser che assicurano maggiore capacità di trasmissione, elevate performance e sostenibilità ambientale (materiali 100% riciclabili e -40% emissioni di CO2), cavi per collegamenti HVDC a lunga distanza, cavi con armatura in materiale aramidico per posa a profondità record fino a 3.000 mt, tecnologie per il monitoraggio e la gestione delle reti.

 

ENERGY

  • BUONA TENUTA DI VOLUMI E MARGINI NEL SEGMENTO ENERGY
  • POSITIVA PERFORMANCE NELLA POWER DISTRIBUTION IN NORD AMERICA TRAINATA DA ONSHORE WIND
  • FLESSIBILITÀ DELLA SUPPLY CHAIN ASSICURA ELEVATI LIVELLI DI SERVIZIO AL CLIENTE (OTD 94%)

I Ricavi del segmento Energy ammontano a €7.207 milioni (variazione organica -7,1% rispetto al 2019), dimostrando maggiore resilienza al deterioramento del mercato a causa della pandemia, grazie anche alla gestione estremamente flessibile della supply chain che ha consentito di mantenere elevati livelli di continuità del business e di servizio al cliente. L’EBITDA Adjusted si è attestato a €440 milioni (€505 milioni nel 2019), con buona tenuta dei margini (rapporto EBITDA Adjusted su Ricavi al 6,1% dal 6,3% del 2019).

 

Energy & Infrastructure

I Ricavi dell’area di business Energy & Infrastructure sono ammontati a €4.735 milioni, segnando una variazione organica -7,5% rispetto al 2019, in miglioramento nel quarto trimestre a – 4,0%. L’EBITDA Adjusted si è attestato a €275 milioni (€308 milioni nel 2019). Da evidenziare la stabilità dei margini con il rapporto EBITDA Adjusted su Ricavi al 5,8%.
Il mercato Trade & Installers ha particolarmente risentito dell’impatto della pandemia nel secondo trimestre, pur con una certa differenziazione geografica che evidenzia cali più accentuati in Sud Europa, UK, LATAM e Nord America rispetto a una maggiore tenuta in Central Eastern Europe e North Europe, riuscendo quindi a compensare in parte le riduzioni dei volumi. LATAM e Cina hanno mostrato decisi segnali di ripresa nel quarto trimestre.
Il mercato Power Distribution beneficia della positiva performance nelle rinnovabili, cavi per i collegamenti delle wind farm on-shore, soprattutto in Nord America. In miglioramento la profittabilità, grazie anche ad azioni tempestive sull’efficientamento dei costi. Nelle Overheads line si registra una buona crescita organica, in LATAM e in Nord America.

 

Industrial & Network Components

I Ricavi di Industrial & Network Components, sono ammontati a €2.252 milioni, con una variazione organica del -7% rispetto al 2019. L’EBITDA Adjusted si è attestato a €166 milioni (€196 milioni nel 2019), con buona resilienza dei margini (rapporto sui Ricavi al 7,4% dal 7,9% del 2019). Il comparto Industrial & Network Components, registra una performance nel corso dell’esercizio 2020 inferiore rispetto al medesimo periodo del 2019 nelle principali linee di business, accentuato per i business Automotive, Oil & Gas ed Aviation. Nel business Oil & Gas si riscontra un progressivo deterioramento del volume d’affari nella regione EMEA mentre permane a livelli ridotti il volume di attività in Nord e Sud America. Nei comparti Specialties, OEM e Renewables, il Gruppo ha registrato una buona profittabilità in linea con le aspettative, mostrando una buona resilienza alla situazione economica globale, in particolare grazie al contributo di Nord Europa, Nord America e dei business Cranes, Railway, Nuclear e Renewables soprattutto in Cina. Allineato alle aspettative di profittabilità il business Elevator, che ha avuto una buona performance in Nord America. Nel Gennaio 2021 è stata completata l’acquisizione di EHC, che consentirà al Gruppo l’integrazione nel proprio portafoglio prodotti di soluzioni per il trasporto verticale nell’ambito del business Elevator. In tutte le aree geografiche il business Automotive ha registrato una contrazione dei volumi soprattutto nel secondo trimestre del 2020. Il terzo trimestre ha manifestato segnali di recupero con miglioramento di efficienze confermati nell’ ultimo trimestre dell’anno. L’area di business Network Components ha subito una contrazione della performance nelle aree maggiormente colpite dalla pandemia Covid-19, ma è riuscita a mantenere stabili i margini.

 

TELECOM

  • RICAVI IN CALO IN LINEA CON LE PREVISIONI
  • TREND IN MIGLIORAMENTO NEI VOLUMI DEI CAVI OTTICI NEL Q4 SOPRATTUTTO IN NORD AMERICA
  • REDDITIVITÀ: EFFICIENZE NEI COSTI CONTRASTANO PARZIALMENTE IL CALO DEI VOLUMI E PRESSIONE SUI PREZZI

I Ricavi del segmento Telecom sono ammontati a €1.371 milioni, segnando una variazione organica del -14,1% in parte attesa. L’EBITDA Adjusted si attesta a €214 milioni (€274 milioni nel 2019). Il rapporto EBITDA Adjusted su Ricavi si è attestato al 15,6% dal 16,6% del 2019.

Nei Cavi Ottici si evidenzia un trend in miglioramento a partire dalla seconda parte dell’anno, sulla spinta della positiva performance in Nord America che registra un’accelerazione dei volumi di cavi in fibra ottica. In Europa il trend dei volumi del 2020 è risultato in flessione rispetto all’anno precedente. Si evidenzia comunque un miglioramento nell’ultimo trimestre dell’anno, pur restando la pressione sui prezzi, solo in parte compensata dalle azioni di efficienza sui costi.

Nel business Multimedia Solutions rallenta la crescita per lo più a causa degli effetti della pandemia sui mercati Sud Europei e nordamericani.

Rallenta l’andamento positivo del business a elevato valore aggiunto degli accessori di connettività ottica, nonostante la crescita in Gran Bretagna.

I driver di crescita nel medio lungo termine trovano conferma anche nell’attuale scenario, dove si evidenza con ancora maggior urgenza la necessità di infrastrutture di telecomunicazioni a banda larga, imprescindibili per supportare i processi di digitalizzazione e lo sviluppo del 5G. Prosegue l’impegno nell’innovazione tecnologica.

 

ANDAMENTO NELLE AREE GEOGRAFICHE: SOLIDA PERFORMANCE NELL’ENERGY & INFRASTRUCTURE IN NORD AMERICA SULLA SPINTA DELLA POWER DISTRIBUTION E DELL’OVERHEAD TRANSMISSION LINES

 

EMEA

I Ricavi dell’area geografica EMEA nel 2020 sono stati pari a €5.344 milioni, con una variazione organica del -8,9% (escludendo il segmento Projects). L’EBITDA Adjusted è risultato pari a €370 milioni (€491 milioni nel 2019). Il rapporto EBITDA Adjusted su ricavi si attesta al 6,9% rispetto al 7,9% del 2019.
Tale andamento della crescita organica è riconducibile alla performance negativa riscontrata soprattutto nel secondo trimestre 2020 in South Europe, UK e Middle East a seguito del dilagare della pandemia Covid-19. Anche la performance dei business Projects e Telecom incide sui risultati dell’area geografica.
A partire dal secondo semestre 2020, si è assistito ad un miglioramento sequenziale nel business dell’E&I, che ha raggiunto, peraltro, una crescita organica leggermente positiva nell’ultimo trimestre dell’anno.

 

Nord America

I Ricavi dell’area ammontano a €3.084 milioni, con una variazione organica del -6,5% rispetto al 2019 (escludendo il segmento Projects). L’EBITDA Adjusted ammonta a €354 milioni (rispetto ai €352 milioni del 2019) confermando un trend stabile. Il rapporto EBITDA Adjusted su ricavi si attesta all’11,5% rispetto al 10,2% del 2019. Solida performance nel business Energy & Infrastructure, dovuto principalmente alla Power Distribution (meno marcata nel secondo semestre 2020) e all’Overhead Transmission Lines, nonché da un miglioramento continuo nel business dei cavi ottici. I margini sono stati supportati da un favorevole business mix e dalle azioni mirate alla riduzione dei costi.

 

LatAm

I ricavi dell’area geografica LatAm sono stati pari a €775 milioni, con una variazione organica del -10,4% (escludendo il segmento Projects). L’EBITDA Adjusted ammonta a €68 milioni (rispetto ai €102 milioni del 2019). Il rapporto EBITDA Adjusted su ricavi si attesta all’8,8% rispetto al 10,9% del 2019. La Region è stata pesantemente impattata dagli effetti negativi derivanti dalla pandemia Covid-19 nel secondo trimestre del 2020, ma con un forte recupero nel secondo semestre. Positiva la crescita organica nell’ultimo trimestre, guidata soprattutto dal Trade & Installers, dall’Overhead Transmission Line e dal Telecom.

 

Asia Pacific

I ricavi dell’area Asia Pacific nel 2020 sono stati pari a €813 milioni, riportando una variazione organica del -10,1% (escludendo il segmento Projects). L’EBITDA Adjusted ammonta a €48 milioni (rispetto ai €62 milioni del 2019). Il rapporto EBITDA Adjusted su ricavi si attesta all’6% rispetto al 6,5% del 2019. Si evidenza un significativo recupero nel quarto trimestre grazie alla spinta del segmento Energy (soprattutto Trade and Installers, Renewables ed Elevator) in parte attenuato dall’andamento del Telecom.

 

PREVEDIBILE EVOLUZIONE DELLA GESTIONE

Il 2020 è stato un anno caratterizzato dalla diffusione della pandemia Covid-19 che ha avuto effetti negativi senza precedenti sul quadro macroeconomico globale. Per fronteggiare tale emergenza sanitaria, la maggior parte dei paesi ha adottato misure di contenimento tra cui divieti di circolazione, quarantene e altri interventi di emergenza pubblica con gravi ripercussioni sull'attività economica globale e sull'intero sistema produttivo.

Secondo le stime aggiornate a gennaio 2021 del Fondo Monetario Internazionale, l'economia globale dovrebbe aver subito una contrazione del 3,5% nel corso del 2020, rispetto a una crescita attesa, prima della pandemia del 3,3%. La contrazione dell’economia dell’area Euro nel 2020 dovrebbe essersi attestata intorno al 7,2%, contro il -3,4% stimato per gli Stati Uniti. La Cina dovrebbe essere l’unica tra le grandi economie ad aver chiuso l’anno con il segno positivo (+2,3%) seppure a un tasso molto inferiore rispetto alle attese pre-Covid (+6,1%). A fronte di questo scenario, molti paesi stanno elaborando piani nazionali di rilancio dell’economia, come il Next Generation EU in Europa per un ammontare di €750 miliardi a supporto di sviluppo di progetti infrastrutturali e di digitalizzazione. Anche negli Stati Uniti si sta definendo un piano di aiuti da 1.900 miliardi di dollari per rilanciare l’economia, secondo il programma della amministrazione Biden.
Gli impatti positivi sulla crescita economica derivanti da questi piani di rilancio, in aggiunta agli effetti positivi dell’inizio delle vaccinazioni in molti paesi, si riflettono nelle attese di crescita per il 2021 elaborate dal FMI. Secondo tali stime, l’economia globale dovrebbe crescere del 5,5% nel 2021 e del 4,2% nel 2022. La crescita stimata è del 5,1% negli Stati Uniti, che sono previsti tornare ai livelli di attività di fine 2019 già nella seconda metà del 2021 mentre per l’Eurozona e il Regno Unito tale recupero è previsto per il 2022. L’economia cinese è prevista in accelerazione, con una crescita stimata dell’8,1% nel 2021 e del +5,6% nel 2022.
Gli impatti straordinari della pandemia Covid-19 hanno inciso anche sui risultati del Gruppo Prysmian, inizialmente in Cina, dove le attività produttive e la domanda di mercato sono state pesantemente influenzate per l’intero primo trimestre, per poi recuperare a partire dal secondo trimestre. A partire dalla metà di marzo, l’impatto si è esteso anche nelle altre aree geografiche (Europa, Middle East, Nord e Sud America), soprattutto nei business connessi al settore delle costruzioni (es. Trade & Installers) e con rilevanti attività di installazione. Nel corso del secondo semestre si è assistito a una progressiva ripresa delle attività nella maggior parte dei paesi, sebbene i livelli siano rimasti inferiori a quelli dell’anno precedente. Tale ripresa, accompagnata da una gestione tempestiva dei costi, da una supply chain estremamente flessibile e da un livello di servizio clienti molto focalizzato, hanno consentito al management di proteggere i risultati del Gruppo e di limitare l’impatto della pandemia sulla marginalità del Gruppo. Il risultato raggiunto acquisisce ulteriore valore anche a fronte dell’impatto negativo esercitato dai cambi sul risultato operativo del gruppo (EBITDA), pari a €32 milioni.
Rimangono confermati per il Gruppo Prysmian i driver di crescita di lungo periodo legati principalmente alla transizione energetica verso le fonti rinnovabili, al rafforzamento delle reti di telecomunicazione (digitalizzazione) e al processo di elettrificazione. Il Gruppo può inoltre contare su una ampia diversificazione di business e aree geografiche, una solida struttura patrimoniale, una supply chain efficiente e flessibile e un’organizzazione snella, tutti fattori che stanno permettendo di fronteggiare l’emergenza con fiducia.

L’avvio del 2021 mostra segnali promettenti in alcuni business e geografie (business Energy in Europa e Latam, cavi ottici Nord America ed Europa), sebbene rimanga ancora elevato il livello di incertezza a livello globale. In tale contesto macroeconomico il Gruppo Prysmian prevede, per l’esercizio 2021, una domanda nei business dei cavi per le costruzioni e industriali in recupero rispetto all’anno precedente. Nel business dei sistemi e cavi sottomarini, il Gruppo punta a riaffermare la propria leadership in un mercato atteso in crescita nei prossimi anni, grazie allo sviluppo dei parchi eolici offshore e alle interconnessioni necessarie per lo sviluppo delle energie rinnovabili a supporto dell’Energy Transition. Per tale segmento il Gruppo prevede risultati in miglioramento rispetto all’anno scorso, con una crescita più rilevante attesa a partire dal 2022 quando anche i progetti German Corridors entreranno in una fase più avanzata di execution. Nel segmento Telecom, il Gruppo prevede volumi in crescita nel business ottico in Nord America ed Europa e una persistente pressione sui prezzi, in particolare in Europa che si stima possa determinare una contrazione della marginalità, nonostante un piano di azioni per il contenimento dei costi e il miglioramento dell’efficienza produttiva.

Alla luce delle considerazioni di cui sopra, il Gruppo prevede di realizzare nell’esercizio 2021 un EBITDA Rettificato compreso nell’intervallo di €870 - 940 milioni. Inoltre, il Gruppo prevede per l’esercizio 2021 di generare flussi di cassa per circa €300 milioni ± 20% (FCF prima di acquisizioni e dismissioni). Tali previsioni si basano sull’assenza di cambiamenti rilevanti nell’evoluzione dell’emergenza sanitaria e di conseguenti ulteriori discontinuità e rallentamenti nelle attività economiche globali. Inoltre, le previsioni si basano sul corrente perimetro di business della Società, e non includono impatti sul flusso di cassa relativi alle tematiche antitrust. Infine, anche per il 2021 si prevede un impatto negativo sul risultato operativo di Gruppo, dovuto all’effetto traslativo della conversione nella valuta di consolidamento dei risultati delle consociate, per un importo di circa €20-25 milioni.
L’ammontare cumulato dell’impatto negativo dei cambi nel biennio 2020 e 2021 (atteso) è stimato in circa €55 milioni.

 

ULTERIORI DELIBERAZIONI DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE

 

Convocazione dell’Assemblea degli Azionisti

Il Consiglio di Amministrazione ha deliberato di riunire l'Assemblea degli Azionisti il giorno mercoledì 28 aprile 2021, in unica convocazione. Sulla base dei risultati dell’esercizio 2020, il Consiglio di Amministrazione proporrà alla prossima Assemblea degli Azionisti la distribuzione di un dividendo unitario di €0,50 per azione, per un ammontare complessivo di circa €132 milioni. Il dividendo, ove deliberato, sarà posto in pagamento a partire dal 26 maggio 2021, con Record Date il 25 maggio 2021 e data stacco il 24 maggio 2021.

 

Piano di acquisto di azioni proprie

Il Consiglio di Amministrazione ha deciso di richiedere alla convocanda Assemblea l’autorizzazione ad avviare programmi di acquisto e disposizione di azioni proprie.
L’autorizzazione richiesta prevede la possibilità di procedere all’acquisto, da effettuarsi in una o più volte, di un numero di azioni che, in qualsiasi momento, non superino complessivamente il 10% del capitale sociale. Gli acquisti potranno essere effettuati nei limiti delle riserve disponibili risultanti di volta in volta dall’ultimo bilancio annuale regolarmente approvato. La durata massima del piano è di 18 mesi a decorrere dalla data di autorizzazione da parte dell’Assemblea.

L’autorizzazione assembleare sarà richiesta:

  • per dotare la Società di un portafoglio di azioni proprie (c.d. “magazzino titoli”) da utilizzare nell’ambito di eventuali operazioni straordinarie (a titolo esemplificativo, fusioni, scissioni, acquisti di partecipazioni) ed al fine di dare attuazione alle politiche di remunerazione approvate dall’Assemblea della Società ed applicate al Gruppo Prysmian;
  • al fine di utilizzare le azioni proprie acquistate a fronte dell’esercizio di diritti derivanti da strumenti di debito convertibili o scambiabili con strumenti finanziari emessi dalla Società, da società controllate o da terzi (a titolo esemplificativo, in contesti di offerte pubbliche di acquisto e/o scambio di azioni);
  • per disporre delle azioni proprie nell’ambito di piani di incentivazione azionaria o piani di acquisto azioni a condizioni agevolate, riservati agli amministratori e/o ai dipendenti del Gruppo Prysmian;
  • per consentire un’efficace gestione del capitale della Società, creando un’opportunità di investimento anche in relazione alla liquidità disponibile.

L’acquisto e la disposizione di azioni proprie saranno realizzati in conformità con le disposizioni normative e regolamentari applicabili:

  • ad un prezzo minimo non inferiore al 10% rispetto al prezzo di riferimento che il titolo avrà registrato nella seduta di Borsa del giorno precedente al compimento di ogni singola operazione;
  • ad un prezzo massimo non superiore al 10% rispetto al prezzo di riferimento che il titolo avrà registrato nella seduta di Borsa del giorno precedente al compimento di ogni singola operazione.

Al 9 marzo 2021 Prysmian S.p.A. possedeva direttamente e indirettamente 4.748.764 azioni proprie.

La relativa documentazione, prevista dalla normativa vigente, sarà messa a disposizione degli Azionisti e del pubblico nei luoghi e nei termini regolamentari previsti.

 

Prestiti Obbligazionari

  • In data 25 gennaio 2021 il Consiglio di Amministrazione ha deliberato il collocamento del prestito obbligazionario Equity linked denominato “Prysmian S.p.A. €750 million Equity Linked Bonds due 2026”. Alla convocanda Assemblea degli Azionisti del 28 aprile 2021 sarà sottoposta la proposta di convertibilità del suddetto prestito obbligazionario;
  • In data 17 gennaio 2022 giungerà a scadenza il prestito obbligazionario collocato presso investitori istituzionali denominato Prysmian S.p.A. “€500,000,000 Zero Coupon Equity Linked Bonds due 2022” di cui residuano in circolazione obbligazioni per un ammontare pari ad €250.000.000. In data 12 aprile 2017, l’Assemblea degli Azionisti ha deliberato la convertibilità del suddetto prestito obbligazionario;
  • In data 11 aprile 2022 giungerà a scadenza il prestito obbligazionario, unrated, collocato in data 30 marzo 2015 presso investitori istituzionali per un importo nominale complessivo di €750 milioni e della durata di 7 anni.

 

Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari

A seguito dell’assunzione di un nuovo incarico nel Gruppo Prysmian da parte del sig. Carlo Soprano, già Responsabile Financial Statements nonché dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari congiuntamente al sig. Alessandro Brunetti (Responsabile Planning & Controlling), il Consiglio di Amministrazione di Prysmian S.p.A. ha nominato, con effetto dal giorno successivo a quello dell’approvazione del bilancio al 31 dicembre 2020 da parte della convocanda Assemblea degli Azionisti, il sig. Stefano Invernici, congiuntamente al già nominato sig. Brunetti, quale Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari, ex art. 154-bis del D.lgs. n.58/1998.
La nomina è avvenuta previo parere favorevole del Collegio Sindacale e nel rispetto dei requisiti di onorabilità e professionalità previsti dalla normativa vigente e dallo Statuto Sociale.

 

Piano di acquisto azioni a condizioni agevolate per i dipendenti del Gruppo (YES)

Il Consiglio di Amministrazione, sentito il parere favorevole del Comitato Remunerazioni e Nomine, ha deliberato di sottoporre alla prossima assemblea la proroga del Piano di acquisto di Azioni a condizioni agevolate per i Dipendenti del Gruppo (il “Piano”) in scadenza nel corrente esercizio.
Il Piano prevede l’opportunità di acquistare azioni ordinarie Prysmian a condizioni agevolate, con uno sconto massimo pari al 25% del valore del titolo offerto in forma di azioni proprie in portafoglio. Le azioni acquistate saranno soggette a un periodo di retention, durante il quale saranno indisponibili alla vendita. Con la proposta di proroga si aggiungerebbero nuove finestre di acquisto negli anni 2022, 2023 e 2024.
Saranno beneficiari del Piano anche gli Amministratori esecutivi di Prysmian S.p.A.  nonché i dirigenti con responsabilità strategiche, ai quali sarà tuttavia concesso uno sconto pari all’1%. A tale riguardo, quindi, il Piano è da considerarsi “di particolare rilevanza” ai sensi dell’art. 84-bis, 2° comma, del Regolamento Emittenti. Si chiede inoltre di autorizzare la messa a disposizione di n. 600.000 azioni proprie a servizio del Piano per l’intero periodo oggetto della proroga.
Il documento informativo relativo al Piano sarà reso pubblico nei tempi previsti.

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