BILANCIO ANNUALE 2012 - page 139

139
MODELLO ORGANIZZATIVO EX. D.LGS 231/2001
La Società ha adottato il proprio modello organizzativo (il
“Modello”), in conformità alle previsioni del D.lgs 231/2001,
con delibera del Consiglio del 24 gennaio 2006. La costante
rivisitazione del medesimo ha portato alla definizione di
un’ultima versione approvata dal Consiglio il 27 agosto 2008 ed
aggiornata da ultimo il 10 novembre 2010.
L’attività di rivisitazione del Modello ha tenuto conto
dell’estensione della responsabilità amministrativa delle
società alla commissione di nuove figure di reato, nonché delle
modifiche alla struttura organizzativa della Società intervenute
dopo l’adozione del vigente modello organizzativo.
È stato quindi elaborato un Modello per la Società che rispetti
appieno le linee direttive emergenti dal lavoro di analisi
e mappatura dei processi aziendali a rischio di reato e sia
coerente con le peculiari caratteristiche della Società stessa
risultando, perciò, idoneo a coprire tutte le esigenze di efficacia
richieste dalla legge.
Il Modello adottato dalla Società si compone dei seguenti
documenti:
(a) Codice etico.
Vi sono rappresentati i principi generali di
natura comportamentale, rilevanti anche ai fini del D.lgs
231/2001 (trasparenza, correttezza e lealtà), cui si ispira lo
svolgimento e la conduzione degli affari, indicando altresì
gli obiettivi e i valori informatori dell’attività d’impresa.
(b) Linee di condotta.
Indicano regole specifiche per i rapporti
con i rappresentanti della Pubblica Amministrazione e
sono finalizzate a rispondere alle specifiche prescrizioni del
D.lgs 231/2001 con riguardo alle esigenze di prevenzione
di possibili situazioni di rischio. Si sostanziano in
comportamenti attivi di “Fare” e in comportamenti passivi
di “Non Fare”, traducendo in chiave operativa quanto
espresso nel Codice Etico.
(c) Regole di Governance.
Si tratta di un documento avente
natura descrittiva, strutturato come segue:
• Premessa: contiene una descrizione dell’attività
e dell’organizzazione di Prysmian, finalizzata a
contestualizzare il Modello sulla specifica realtà
aziendale.
• Sezione Prima: contiene una descrizione di carattere
generale sui contenuti del Decreto e sulle finalità del
Modello.
• Sezione Seconda: fornisce un dettaglio delle specifiche
regole di governance del Modello.
Il documento in parola contiene, tra le altre cose, l’Elenco
e la Descrizione dei Reati, l’Organigramma, le Clausole
contrattuali e l’Elenco Protocolli. In esso sono descritti l’iter
seguito per l’aggiornamento del Modello, il capitolo dedicato
all’Organismo di Vigilanza (compiti assegnati, previsione delle
cause di ineleggibilità, revoca, decadenza e sospensione dei
componenti dell’OdV, previsione di un budget di spesa per
il compimento delle attività), le modalità di diffusione del
Modello e di formazione dei destinatari, le modalità di adozione
e aggiornamento continuo del Modello.
(d) Protocolli di decisione e controllo.
Hanno la finalità, per
tutti gli ambiti di rischio rilevanti mappati, di disciplinare:
• ruoli e responsabilità dei soggetti coinvolti;
• modalità decisionali/autorizzative;
• modalità di gestione e controllo delle attività a rischio.
Al fine di garantire un miglior presidio delle attività di Controllo
Interno ed in ottemperanza alle raccomandazioni del Codice di
Autodisciplina di Borsa Italiana, il Consiglio di Amministrazione
ha individuato l’Amministratore Delegato Valerio Battista quale
amministratore incaricato del sistema di controllo interno e
di gestione dei rischi, incaricandolo, tra l’altro, della gestione
del sistema di controllo interno con il compito di verificarne
costantemente l’adeguatezza complessiva, l’efficacia e
l’efficienza. Il Consiglio di Amministrazione ha inoltre nominato
il responsabile della funzione di Internal Audit attribuendogli
il compito di verificare che il sistema di controllo interno sia
sempre adeguato, pienamente operativo e funzionante.
I...,129,130,131,132,133,134,135,136,137,138 140,141,142,143,144,145,146,147,148,149,...360
Powered by FlippingBook