Prysmian Group – Bilancio di Sostenibilità 2015
Sostenibilità integrata
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Operations
L’attività produttiva del Gruppo Prysmian è caratterizzata da un modello fortemente decentralizzato in 88
stabilimenti distribuiti in 31 Paesi. La capillare distribuzione degli stabilimenti rappresenta un fattore strategico
consentendo al Gruppo di reagire in tempi adeguati alle diverse richieste dei mercati a livello mondiale.
Anche nel corso dell’esercizio 2015 il Gruppo Prysmian ha proseguito nell’attuazione della propria strategia
industriale basata sui seguenti fattori:
Realizzazione di prodotti a maggior valore aggiunto e a maggior contenuto tecnologico in un numero
limitato di stabilimenti che diventano centri di eccellenza con elevate competenze tecnologiche. Questo
permette la realizzazione di economie di scala con una conseguente crescita dell’efficienza produttiva e
una riduzione di capitale investito.
Ricerca continua di una maggiore efficienza produttiva nel settore delle commodities, mantenendo una
presenza geografica capillare per minimizzare i costi di distribuzione.
Nel 2015 il valore degli investimenti lordi è stato pari a 210 milioni di euro, in crescita rispetto all'esercizio
precedente (+29% rispetto al 2014), principalmente a causa del grande impulso dato ai progetti relativi al
footprint industriale, oltre al consueto livello di investimenti legati ai business dei cavi sottomarini (sia per la
parte mare sia per la parte terra) e a quello delle fibre ottiche.
La quota più consistente degli investimenti, circa il 44% del totale, è stata rivolta agli interventi volti
all’incremento della capacità produttiva e alla variazione del mix.
Parallelamente all’incremento della capacità produttiva, nel corso dell’anno, è proseguito il processo di
razionalizzazione della stessa: si registra, infatti, la chiusura degli stabilimenti di Ascoli (Italia) e Aubevoye
(Francia), con conseguente trasferimento dei macchinari in altri stabilimenti del Gruppo. Tale attività di
concentrazione dei siti produttivi è stata compiuta al fine di ottimizzare la struttura dei costi e razionalizzare il
footprint industriale del Gruppo, così da garantire un’adeguata saturazione degli impianti all’interno dei diversi
Paesi.
Nel business Energy Projects, con riferimento agli stabilimenti del Gruppo dedicati ai sottomarini – Arco Felice
(Italia) e Pikkala (Finlandia) – sono stati effettuati significativi investimenti di aumento capability resi necessari
dal contratto “50 Hertz”, una commessa del valore complessivo di oltre 700 milioni di Euro che il Gruppo si è
aggiudicato nel corso del 2014 e che prevede la progettazione, la fornitura e l’installazione di sistemi in cavo
sottomarino ad alta tensione fra parchi eolici offshore nel mare della Germania.
Sempre per il business dei cavi sottomarini, sono poi iniziati i lavori di adeguamento della nuova nave posa
cavi “Pacifique”, così da aggiungere una terza unità dedicata ai servizi di installazione, fino ad ora svolti dalle
navi “Giulio Verne” e alla “Cable Enterprise”.
Per quanto riguarda, invece, il business High Voltage, è da segnalare la conclusione dei due investimenti
principali iniziati nel 2014: il primo, effettuato ad Abbeville (Stati Uniti) per la realizzazione di una seconda
linea di isolamento verticale per cavi Extra High Voltage a isolante estruso, che permetterà di soddisfare la
crescita di volumi in un mercato in continua espansione; il secondo, a Slatina (Romania), per garantire il
soddisfacimento della crescente domanda nel mercato dell’Europa sud-orientale.
Infine, il Gruppo ha investito a Delft (Olanda), a seguito dell’aggiudicazione di un progetto volto a realizzare
un collegamento High Voltage in territorio olandese da parte dell’operatore “TenneT”.