Prysmian Group – Bilancio di Sostenibilità 2015
Supply Chain
________________________________________________________________________________________________
73
processo atti a garantire la continuità dei livelli di qualità, e la quota parte di fornitura è stata riprogrammata
sugli altri fornitori già in esercizio.
Tra i provvedimenti implementati nel corso del 2015 al fine di integrare criteri ambientali e sociali nelle decisioni
di selezione, valutazione e qualifica dei fornitori, e con l’obiettivo di acquistare materie prime da fornitori che
abbiano chiare politiche di salvaguardia degli aspetti ambientali e sociali, nel questionario di qualificazione dei
nuovi fornitori è inserita una specifica sezione dedicata alla sostenibilità.
Tale questionario, parte integrante della Procedura Operativa “Supplier Quality Assurance”, richiede che il
fornitore certifichi l’esistenza di una policy aziendale relativa agli aspetti di sostenibilità, i meccanismi in essere
per garantirne l’attuazione ed eventuali certificazioni di parte terza. Per quanto riguarda gli aspetti ambientali
e di salute e sicurezza, il questionario verifica la presenza di certificazioni acquisite o in corso di ottenimento,
sia per gli aspetti prettamente ambientali (ISO 14001, EMS), sia per gli aspetti più propriamente focalizzati alla
verifica del sistema di gestione dei rischi e pericoli associati ai processi lavorativi e alle azioni in corso per
ridurne l’impatto (OHSMS). Le risposte ricevute tramite questionario consentono di verificare l’allineamento
delle politiche del fornitore alle politiche del Gruppo e, quindi, di procedere a una selezione dei fornitori che
garantisca la piena coerenza e attuazione dei sistemi di sostenibilità del Gruppo.
Prysmian, inoltre, ha deciso di lanciare, nel 2015, nell’ambito del Vendor Management dei fornitori di metalli,
una mappatura completa di tutti i fornitori di vergella a livello di Gruppo. Prysmian considera infatti, quale
impatto ambientale più significativo, quello potenzialmente generato dai fornitori “Base Metals” lungo tutto il
ciclo di produzione, dalle attività estrattive, alle emissioni di gas a effetto serra, al consumo di energia durante
la raffinazione, fino alla produzione di vergella.
A questa mappatura si è aggiunta una classificazione di tali fornitori sulla base della loro sensibilità ed
attenzione alle problematiche di sostenibilità, al fine di considerare tale classifica all’interno delle decisioni di
acquisto di Prysmian, favorendo, ove consentito, quei fornitori che hanno un rating più alti in termini di
sostenibilità.
Il Gruppo ha, quindi, sviluppato e inviato un questionario di self-assessment a 47 fornitori di vergella, che
rappresentano la quasi totalità della catena di fornitura di vergella esterna di Prysmian, ovvero circa l’80% del
volume complessivo dei fornitori di metalli. Il questionario ha avuto lo scopo di indagare i seguenti aspetti
relativi alla condotta aziendale:
integrità: commercio equo, conflitto di interessi, regali & entertainment, tangenti e corruzione
diritti umani e del lavoro: lavoro minorile, salute e sicurezza, non discriminazione
ambiente: utilizzo di materie prime, utilizzo di energia e di emissioni di anidride carbonica,
consumo di acqua e rischi connessi a tale utilizzo
conflict minerals, reinsediamento, pianificazione di chiusura e utilizzo sostenibile dei terreni
Le risposte al questionario di self-assessment sono state analizzate da un ente terzo specializzato nell’ambito
di audit di sostenibilità che ha preparato, per ciascun fornitore, una scheda di valutazione, delineando anche
eventuali punti di miglioramento, che sono stati successivamente comunicati direttamente da Prysmian a
ciascun fornitore durante i consueti incontri di negoziazione. In questo modo è fortemente cresciuta, all’interno
della supply chain del Gruppo, la consapevolezza dell’importanza attribuita da Prysmian alla sostenibilità come
criterio di selezione del fornitore e assegnazione dei relativi contratti. Inoltre, sulla base delle informazioni e