Anche nel Regno Unito manteniamo la rotta

Anche nel Regno Unito manteniamo la rotta


DICEMBRE 2017

Sicurezza, qualità, ottimo servizio

 

Llyr Roberts, CEO di Prysmian UK operations, risponde con quattro sole parole alla domanda riguardo alle priorità dell’azienda in una fase di incertezza come questa, scandita dalle fasi di uscita del Regno Unito dall’Unione Europea. Llyr spiega come, prevedendo un certo rallentamento dell’economia britannica durante i prossimi anni, “è improbabile che potremo beneficiare di un mercato dei cavi in crescita”. Un effetto collaterale della Brexit è infatti l’aumento dei costi a seguito della svalutazione della sterlina, dal momento che Prysmian UK acquista la maggior parte delle proprie materie prime in euro da fornitori europei.

La società deve però insistere a gestire in modo efficiente i propri costi base al fine di mantenere la competitività sul mercato: “La gestione dei costi”, commenta Llyr, “è garantita attraverso molte iniziative, sebbene l’efficienza e l’ottimizzazione di tutto ciò che produciamo rimangano in primo piano”. Questa attività si riferisce in larga parte ai nostri processi di produzione, in termini di consumo di materiali e di gestione degli scarti di produzione.

“Dobbiamo tendere alla massima efficienza in tutte le dimensioni del nostro lavoro, non solo nella manifattura”

Llyr Roberts

CEO Prysmian UK

Comunque, nonostante la necessità di intervenire sui costi, Llyr sottolinea che “le nostre priorità rimangono la sicurezza, vale a dire la creazione di ambienti a rischio zero per i nostri dipendenti, la qualità, che rappresenta l’obiettivo della nostra manifattura e ci assicura di non fornire prodotti difettosi ai nostri clienti, e infine il servizio, cioè la necessità di essere affidabili e efficienti, consegnando i nostri prodotti e servizi in toto e in tempo”.

Guardando al 2018, Prysmian UK sta finalizzando il proprio piano industriale: un’attività estremamente dettagliata culminata con la definizione di un piano di gestione dell’azienda durante la fase della Brexit e gli anni successivi. Llyr sottolinea come l’impatto dei negoziati sulla Brexit stiano “sovrapponendosi a qualunque riflessione di mercato o d’affari via via che ci avviciniamo alla separazione dalla UE, prevista ad inizio 2019”. Dal punto di vista di Prysmian, continua il CEO, “dobbiamo semplicemente mantenere il massimo livello di velocità e flessibilità, ed esser pronti a reagire o a rispondere nel caso in cui la situazione del nostro settore dovesse cambiare, in meglio o in peggio”.

 “Solo attraverso gli sforzi collettivi di ogni singolo dipendente della nostra azienda possiamo sperare di continuare a raggiungere i risultati che ci si aspetta da noi, aiutando il Gruppo a realizzare le proprie ambizioni di crescita”.

Pensare al futuro, fuori dagli schemi

 

“Come prepareresti Prysmian ai prossimi 10, 15 o 20 anni, a partire da oggi? E come pianificheresti l’anno 2041, con solo 1.000 sterline in carte prepagate a tua disposizione e cominciando praticamente da zero?” chiede Riccardo Weber, Director Marketing & Development e Sponsor Esecutivo dell’iniziativa Future Thinking: “E’ la sfida che abbiamo lanciato ad alcune delle nostre persone: un’opportunità che pochi ricevono durante la propria carriera”.

Per rispondere a queste domande Prysmian UK ha lanciato un’iniziativa chiamata ‘Future Thinking” che dà ai dipendenti la possibilità di prendere parte alla costruzione del futuro dell’azienda e di imparare come il business possa migliorare dimostrandosi in grado di cambiare con efficacia e rapidità.

Il progetto pilota di questa iniziativa ha mostrato il suo grande potenziale: i primi dipendenti coinvolti hanno infatti esplorato alcune delle profonde evoluzioni tecnologiche che potranno influenzare la nostra industria nei prossimi 25 anni, traendo conclusioni sulle scelte più razionali da fare per l’azienda ed il Gruppo. I nostri Future Thinkers continueranno dunque a lavorare sui progetti che, dal loro punto di vista, potranno aiutare a migliorare le attività di Prysmian nel Regno Unito nel prossimo e nel più lontano futuro.

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Aumentare la consapevolezza contro i cavi di bassa qualità

 

Prysmian Group sta chiedendo a gran voce una legislazione che metta al bando i cavi di qualità inferiore agli standard previsti, dopo aver promosso per molti anni una legge che ne impedisse la manifattura e l’importazione nel Regno Unito.

Il settore stima che il 20% dei cavi presenti nel paese siano di qualità inferiore alla legge, non approvati o contraffatti, e che circa 4.000 incendi all’interno degli edifici siano causati, ogni anno, da componenti elettriche non a norma. Come produttore responsabile, Prysmian assicura che tutti i suoi prodotti sono conformi agli standard di qualità più rigorosi. L’azienda è di conseguenza sconcertata dal fatto che cavi così pericolosi siano ancora accettati sul mercato britannico.

Prysmian UK sostiene la BASEC (British Approvals Service for Cables) e promuove attivamente l’Approved Cables Initiative (ACI), per cercare di fermare l’arrivo di cavi pericolosi nelle case del Regno Unito. La nuova CPR (Construction Products Regulation) introdotta dall’Unione Europea lo scorso primo luglio è un passo nella giusta direzione, ma anch’essa non viene applicata a tutte le tipologie di cavi. Prysmian è sempre a disposizione per affiancare i propri clienti durante le delicate transizioni della Brexit e dell’introduzione di nuovi standard nella produzione e nella distribuzione dei cavi.