IL VENTO SOFFIA IN EUROPA

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IL VENTO SOFFIA IN EUROPA

Venti parlamentari europei hanno firmato un manifesto a sostegno dello sviluppo delle fonti di energia marine e rinnovabili chiedendo un piano di intervento per le reti offshore del Mare del Nord.

Obiettivo dell’iniziativa è raccogliere sostegno politico per la realizzazione di una rete al servizio degli impianti eolici offshore del Mare del Nord come passaggio chiave per la costruzione di una vera Unione Energetica. Li supporta lo sviluppo di energie rinnovabili nelle acque del Mare del Nord che costeggiano Belgio, Danimarca, Francia, Germania, Olanda, Svezia e Gran Bretagna.

I parlamentari che appoggiano l’iniziativa chiedono che i decision-maker di quest’area, insieme all’industria, alle parti sociali e alla Commissione UE, diano vita a un nuovo processo politico di alto livello per fare della cooperazione regionale nel Mare del Nord un punto di forza in vista dell’Unione Energetica.

Il manifesto afferma che “il progressivo sviluppo su larga scala di impianti eolici e altre forme di rinnovabili marine, insieme al completamento di una rete elettrica a maglia, dovrebbero andare a costituire la dorsale della cooperazione regionale del Mare del Nord.” I 20 parlamentari firmatari ritengono che lo sviluppo di una cooperazione regionale più forte nel Mare del Nord aiuterà a creareoccupazione sul territorio e a stimolare la crescita, a ridurre i costi e a garantire energia sicura, e anche a contribuire alla costruzione di una leadership tecnologica europea nell’eolico off-shore e nelle altre rinnovabili marine.

Nelle acque dello Yorkshire il parco più grande del mondo

La società di utility danese DONG Energy ha in programma di realizzare un impianto in grado di generare energia per 1,2 gigawatt al largo della costa britannica dello Yorkshire. Si tratta dell’Hornsea Project One che potrebbe costare fino a $5,7 miliardi, secondo alcune stime, e costituisce il più grande impegno finanziario mai sostenuto dalla società. Il completamento del parco è previsto per il 2020. L’eolico offshore è l’unica tra le principali fonti rinnovabili a non aver subito tagli alle sovvenzioni pubbliche da quando il primo ministro conservatore David Cameron ha vinto le elezioni in Gran Bretagna a maggio 2015, dal momento che Londra intende supportare la crescita nell’installazione di turbine in mare affermando che si tratta di un’area in cui la Gran Bretagna può fornire un duraturo contributo tecnologico.

Il governo di Londra ha affidato il progetto Hornsea Project One con un contratto a 15 anni. L’iniziativa costituirà un importante contributo all’obiettivo di DONG di installare 6,5 gigawatt di eolico offshore per la fine del decennio.

La Fibra resta trainante, in Europa serve una spinta

Il futuro della fibra ottica continua a essere brillante dal momento che la domanda globale di cavi ottici continua a tirare, con pochi segni di rallentamento in vista, secondo i dati più recenti sull’industria. La penetrazione nell’Asia- Pacifico ha superato i 100 milioni di utenti su fibra nel 2015.

Anche gli USA sono una grande forza di questo mercato, mentre l’Europa a fine 2014 ha registrato un aumento del 50% a 14,5 milioni di utenti – un buon livello. Anche nei mercati emergenti si registra forte crescita, come in Sud America, Medio Oriente e Nord Africa. Gli sviluppi in Europa sono di particolare interesse per la complessità determinata dal gran numero di paesi diversi, ciascuno con le sue specifiche dinamiche di mercato e ciascuno con la necessità di soluzioni ritagliate ad hoc.

Il Consiglio Europeo per la Fiber To The Home (FTTH) ha messo in agenda queste tematiche a una recente conferenza in Lussemburgo in cui ha sottolineato la necessità di agire sotto lo slogan: “Calling for a Brighter Future”. Il richiamo è ai politici, regolatori, operatori e utenti finali perché si convincano che l’unica soluzione infrastrutturale per le telecomunicazioni del futuro è la fibra e quindi agiscano di conseguenza. Ma gli stati membri dell’Unione devono essere proattivi, utilizzando le direttive della Commissione e il nuovo quadro regolatorio come spinga per prendere l’iniziativa a livello domestico. Il FTTH Council Europe intende aiutare gli stati membri in questo compito indirizzandoli nella giusta direzione attraverso un attivo dibattito.

Rinviata la Construction Products Regulation

La data per il lancio della lungamente attesa direttiva Construction Products Regulation (CPR) è stata spostata al 1 luglio 2016. In questo modo la CPR concede ai produttori di cavi, ai distributori e ai grossisti altri sei mesi per prepararsi alle nuove disposizioni, tra cui l’introduzione di nuovi requisiti di test e certificazione così come nuovi obblighi di marchio e etichettatura.
La data di lancio è stata prolungata a causa della richiesta da parte della Commissione Europea di poter completare alcune modifiche regolatorie. La data finale e obbligatoria per l’adeguamento alle normative CE secondo la direttiva EN 50575 diventa così 1 luglio 2017, dal momento che è comunque previsto un periodo di transizione di 12 mesi.