Dalla parte degli azionisti

Quarterly Overview

Dalla parte degli azionisti

La visione di Valerio Battista in quanto CEO alla guida di una public company internazionale illustrata in una recente intervista ad un primario quotidiano finanziario.

Valerio Battista Prysmian Chief Executive Officer
Valerio Battista Prysmian Chief Executive Officer

“Agire nell’interesse di tutti gli azionisti e prendere decisioni sostenibili, anche da un punto di vista finanziario”. Con parole molto chiare il CEO di Prysmian Valerio Battista descrive la sua visione di uomo alla guida di una public company internazionale in un’intervista a tutto campo concessa a Il Sole 24 Ore, il più autorevole giornale finanziario italiano.

Prysmian Group può ben essere definita un’autentica public company dal momento che non ha un’azionista di maggioranza o di controllo. Solo due investitori superano la soglia del 2% del capital azionario, Clubtree e Norges Bank, mentre i dipendenti della società detengono circa l’1% del capitale, con il resto distribuito nei portafogli di numerosi investitori private e istituzionali.

Ma, osserva Battista, in Prysmian, “il controllo è esercitato non solo sulla base del numero di azioni detenute, ma anche attraverso i risultati conseguiti e sulla base del fatto che tutti gli azionisti ti seguano.” Nonostante l’azionariato diffuso, la gestione dell’azienda è rimasta stabili sin dalla quotazione sulla Borsa di Milano nel 2007. “Per una società è praticamente impossibile proteggersi contro eventuali tentativi di scalata esterna,” spiega Battista. “Se l’interesse di tutti gli azionisti viene rispettato, allora il problema di una eventuale cessione a terzi non è una issue. Anche un’offerta pubblica di acquisto creerebbe comunque valore.”

In Italia, le aziende familiari rappresentano oltre il 70% del totale. E quando gli viene chiesto quale è il vantaggio di essere invece una public company, Battista nota che il tema delle aziende familiari “è molto italiano” e che “pone problemi di successione che possono risultare in una qualità non ottimale della. Se l’imprenditore non ha gli elementi per programmare un processo di successione all’interno della famiglia, allora deve avere il coraggio di passare lo scettro a qualcuno esterno”.

L’impegno di Prysmian per l’Italia è stato recentemente confermato dalla decisione di mantenere a Milano il quartier generale, in un nuovo edificio collocate nel cuore del distretto tecnologico della capitale industriale del Paese.

BEN ACCOLTA EMISSIONE DI B0ND EQUITY-LINKED DA €500 MILIONI

L’operazione è stata apprezzata dal mercato e ha confermato la robustezza della storia societaria di Prysmian.

Gli investitori hanno interamente sottoscritto l’emissione da €500 milioni di un bond convertibile lanciata da Prysmian Group, zero-coupon e scadenza a 5-anni. Il prezzo iniziale di conversione del bond in azioni ordinarie Prysmian sarà €34,2949, che rappresenta un premio del 41,25% rispetto alla media ponderata del prezzo del titolo in Borsa a Milano tra il momento del lancio e quello della fissazione del prezzo.

“Abbiamo completato con successo un’operazione importante che ci consente di portare avanti i programmi di buy-back, mantenendo allo stesso tempo piena flessibilità per perseguire potenziali opportunità di crescita esterna,” ha spiegato il Chief Financial Officer Francesco Facchini, aggiungendo che “i termini dell’offerta sono stati estremamente competitivi, a conferma della forza che mantiene la storia societaria di Prysmian pur in un contesto di alta volatilità macro economica.”

Il bond potrà essere convertito in azioni ordinarie, dopo l’approvazione dell’aumento di capitale della socità, con esclusione del diritto di opzione in quanto sarà esclusivamente al servizio della conversione del bond stesso. Dopo l’approvazione da parte dell’Assemblea la società invierà ai detentori di bond la relativa notifica.

A quel punto la società potrà provvedere alla conversione dei diritti in azioni ordinarie Prysmian utilizzando a tal fine a propria discrezione sia azioni derivanti dall’aumento sia azioni esistenti già detenute.

In caso di mancata approvazione e quindi di mancata notifica, ciascun portatore di bond potrà richiedere il rimborso anticipato in contanti. Nel caso che il valore delle azioni ecceda il 130% del prezzo di conversione per un determinato periodo di tempo, la società avrà la facoltà di rimborsare tutti i bond, ma non solo alcuni di quelli sul mercato. I ricavi netti dell’emissione del Bond saranno utilizzati per: perseguire le potenziali opportunità di crescita esterna, finanziare il riacquisto di azioni proprie, o per altre obiettivi generali di carattere corporate. BNP Paribas, HSBC, JP Morgan, Mediobanca e UBS hanno agito da Joint Global Coordinator e Joint Bookrunner dell’offerta.