L’EUROPA ACCELERA
NEL PERCORSO VERSO
LA GIGABIT SOCIETY

Global scenario

L’EUROPA ACCELERA NEL PERCORSO VERSO LA GIGABIT SOCIETY

La Commissione ha messo a punto un nuovo pacchetto di proposte, promosse dal FTTH Council Europe, che vanno nella stessa direzione indicata da Prysmian nel suo richiamo alla coerenza con le ambizioni digitali manifestate da Bruxelles.

THE GIGABIT SOCIETY

A poche settimane dall’appello lanciato da Prysmian Group perché Bruxelles sia coerente con le sue ambizioni di dar vita a una Gigabit Society sostenendo la diffusione delle tecnologie a fibra ottica, la stessa Commissione Europea ha proposto una serie di misure per assicurare che tutti nella UE abbiano accesso alla miglior connessione Internet possibile per entrare a far parte della ‘società digitale’ e dell’economia ad essa collegata. Non è ancora l’abbandono esplicito della neutralità tecnologica, ma le proposte di fatto incoraggiano gli investimenti in reti ad altissima capacità e accelerano la diffusione della tecnologia wireless 5G così come del libero accesso agli access point Wi-Fi nei luoghi pubblici.

Philippe Vanhille, Senior Vice President Telecom Business di Prysmian Group, ha sottolineato come l’azienda abbia aperto la strada indirizzando il dibattito a livello UE sulla connettività e mettendo a disposizione la sua esperienza nello sviluppo della discussione. Vanhille ha affermato che per Prysmian la Commissione ha adottato il tono giusto nel formulare le proposte, che incentivano chiaramente la realizzazione delle reti di nuova generazione di cui l’Europa ha bisogno. Il Gruppo continuerà nei suoi sforzi per facilitare il dibattito e il processo decisionale, man mano che le proposte andranno avanti nell’ambito delle istituzioni europee.

Le misure proposte dalla Commissione per creare la Gigabit society entro il 2025 comprendono, tra l’altro, una revisione dell’impianto regolatorio delle telecomunicazioni, un piano d’azione per il 5G e punti di accesso al Wi-Fi liberi e gratuiti. In altre parole, la Commissione parte dagli obiettivi di diffusione della banda larga al 2020, già fissati, per costruire una visione della Gigabit Society Europea, dove una ampia disponibilità di reti ad altissima capacità consenta lo sviluppo e la diffusione di prodotti, servizi e applicazioni nell’ambito del Mercato Unico Digitale. Ronan Kelly, presidente del FTTH CouncilEurope, ha accolto con favore le proposte della Commissione, notando un approccio che indica una progressione del modo di pensare e sembra proprio un “grande passo avanti nella giusta direzione”.

“Ci soddisfa in particolare la focalizzazione su investimenti private e competitive nella fibra, laddove siano economicamente fattibili, così come le soluzioni proposte per la realizzazione di una rete unica in fibra dedicate alle aree rurali,” ha aggiunto Erzsebet Fitori, direttore generale del FTTH Council Europe, aggiungendo che “una svolta è costituita dall’enfasi posta sulla dimensione geografica e sulla necessità che si eviti un nuovo digital divide, questa volta un Gigabit divide”. La priorità attribuita all’accesso di asset di ingegneria civile – che se di nuova costruzione possono rappresentare fino all’80% dei costi di roll-out – dovrebbero consentire agli Stati Membri di trarre vantaggio dalla recenti misure per ridurre i costi e allargare il raggio delle reti in fibra ‘a prova di futuro’.