La redditività
resta elevata

Quarterly overview

La redditività resta elevata

Nei primi 9 mesi l’EBITDA Adjusted sale del 3,3% a €545 milioni con un importante miglioramento dei margini nei business strategici di Energy Projects e Telecom.

l Consiglio d’Amministrazione di Prysmian Group ha approvato i risultati dei primi nove mesi del 2017, che mostrano un miglioramento della redditività nonostante ricavi sostanzialmente stabili, con segni di ulteriore crescita nel terzo trimestre.

Commentando i risultati, il CEO Valerio Battista ha osservato in particolare che “stiamo assistendo a una crescita significativa di volumi e margini per Telecom, sostenuti dalla domanda crescente di cavi ottici, e a margini in miglioramento per Energy Projects grazie al rientro in-house dei servizi di installazione sottomarina”.

Il CEO ha sottolineato che la tecnologia dei cavi sta dimostrando di poter dare un importante contributo ai progetti di digitalizzazione, con lo sviluppo di nuove reti a banda larga, e all’utilizzo di fonti energetiche rinnovabili, aiutando business come l’eolico offshore a diventare sempre più competitivi.

Secondo Battista, lo scenario di mercato in cui opera il Gruppo offre buone opportunità “che intendiamo cogliere focalizzandoci sull’innovazione di prodotti e servizi”. Nonostante l’impatto negativo dei risultati della sussidiaria Oman Cable Industries e le dinamiche valutarie avverse, Prysmian ha confermato per l’intero 2017 la guidance già comunicata al mercato di un EBITDA Adjusted nella forchetta di €710 milioni – €750 milioni.

Fatturato

Nei primi nove mesi è ammontato a €5.865 milioni con un declino organico dell’1,1%, che tuttavia si è ridotto nel terzo trimestre a -0,4% grazie all’ulteriore accelerazione dei ricavi nel business ottico di Telecom e alla ripresa di Trade & Installers.

EBITDA Adjusted

In ulteriore rialzo del 3,3% a €545 milioni con margini sul fatturato accresciuti al 9,3%, stabile rispetto ai primi nove mesi del 2016 ma con un marcato miglioramento della redditività nei business strategici di Telecom e Energy Projects.

Questo ha consentito di assorbire non solo gli effetti delle performance meno brillanti degli altri business e della sussidiaria Oman Cable Industries, ma anche l’impatto negativo della dinamica valutaria.

Posizione finanziaria netta

Al 30 settembre 2017 era pari a €1.052 milioni rispetto a €1.017 milioni un anno prima, dopo il buy back di azioni per €100 milioni da gennaio. I principali fattori che hanno influenzato la posizione finanziaria netta nei 12 mesi sono stati: €617 milioni di cash flow netto derivante dalle attività operative prima dei cambiamenti del net working capital, €99 milioni di cash utilizzato per l’aumento del net working capital, €101 milioni di pagamenti fiscali, €239 milioni di spese nette in conto capitale nei 12 mesi, compresi €46 milioni per l’acquisizione di asset nell’Alta Tensione in Cina.

Guidance

Per l’intero 2017 viene confermato un EBITDA Adjusted nel range di €710-€750 milioni, in rialzo rispetto ai €711 milioni consuntivati l’anno precedente.

Energy Projects

Sale la redditività nel business sottomarino

Nei primi nove mesi, l’EBITDA Adjusted è aumentato del 4,1% a €179 milioni con un margine sul fatturato in rialzo al 17,2% dal 14,6% nello stesso periodo 2016.

Il Segmento Operativo Energy Projects di Prysmian Group ha realizzato un fatturato di €1.039 milioni, con un calo organico del 6,7% dopo il posponimento di importanti installazioni nel Mare del Nord dovuto a condizioni meteorologiche avverse. Alta Tensione terrestre in stabilizzazione nel terzo trimestre.

Nei Cavi e Sistemi Sottomarini la strategia di riportare in-house parte delle attività di installazione, insieme a un mix favorevole di esecuzione, ha sostenuto la redditività. Le prospettive restano incoraggianti, specialmente nel business sempre più competitivo dell’eolico offshore, grazie anche all’avanzamento delle soluzioni tecnologiche offerte, con cavi a tensione più alta in grado di supportare turbine più grandi.

Le prospettive di crescita per i cavi sottomarini sono sostenute dalla competitività più elevate della generazione di energia eolica offshore, ora misurata, come recentemente in una gara in Germania, dalla riduzione del cosiddetto Levelized Revenues of Energy (LRoE).

Il fatturato dell’ Alta Tensione Terrestre è stato influenzato dalla domanda debole in Francia, Nord Europa e USA, compensata solo in parte dalla crescita in Asia Pacifico. Nel corso d’anno il business ha comunque registrato una progressiva stabilizzazione. La redditività è stata impattata dal cambio di perimetro in Cina, bilanciato solo in parte dalla performance positiva in Asia Pacifico.

Il libro ordini della trasmissione sottomarina e terrestre a fine settembre 2017 registrava €2.500 milioni, leggermente sopra il livello di dicembre 2016.

Energy Products

T&I sostenuto anche dalla CPR

Ma il Medio Oriente ha registrato una performance negativa per la debolezza dell’economia regionale mentre Industrial & NWC ha segnato un miglioramento organico, anche se il business resta più debole rispetto a un anno prima.

Il fatturato è ammontato a €3.672 milioni, in linea con i primi nove mesi del 2016. L’EBITDA Adjusted si è cifrato in €194 milioni con un margine sul fatturato al 5,3% dal 6,4% dello stesso periodo 2016.

Energy & Infrastructure ha fatturato €2.467 milioni nei nove mesi, in calo dell’1,2%, con EBITDA Adjusted a €107 milioni e margini al 4,3% dal 5,4% nello stesso periodo 2016, un declino da attribuire soprattutto alla performance negativa del Medio Oriente. Trade & Installers ha mostrato segni di ripresa in Europa dopo una partenza d’anno debole, con una spinta venuta soprattutto da Olanda, Italia, Spagna, Nordics, mostrando come il Gruppo stia cogliendo l’occasione della nuova Construction Products Regulation, che ha imposto un aumento degli standard di qualità. Performance positiva anche in Asia Pacifica, Medio Oriente meno incoraggiante per un’economia in contrazione. Power Distribution ha riportato un lieve calo del fatturato, per il previsto rallentamento in Europa centrale e orientale. Performance positive per Nordics, USA e Asia Pacifica.

Il fatturato di Industrial & Network Components si è accresciuto del 2,2% a €1.100 milioni, confermando il trend positivo di alcune nicchie di OEM e Automotive, mentre l’EBITDA Adjusted è stato di €88 milioni con margini all’8,0% dal 9,3%, soprattutto causa il mix sfavorevole delle applicazioni.

Specialties, OEMs & Renewables hanno realizzato un aumento organico del fatturato sostenuti da APAC, Nord America e Turchia. Il Ferroviario ha riportato buoni volumi e le Infrastrutture hanno messo a segno una performance solida, grazie a una robusta acquisizione di ordini. Il minerario ha continuato la ripresa mentre Gru, Marina e Difesa sono rimasti sottotono dopo il picco del 2016. I margini sono rimasti però compressi a causa del mix di business non favorevole. Bene Elevators in Europa ma continua la contrazione del fatturato in Cina, con impatto negativo sulla redditività. Nuova crescita a due cifre per il fatturato Automotive nel terzo trimestre grazie al buon andamento di Asia Pacifica e delle Americhe, con redditività in miglioramento. Network Components ha registrato un lieve aumento nei volumi del terzo trimestre nonostante i segni di continuo rallentamento dell’Alta Tensione in Cina, Francia e Olanda. Bene il business della media e bassa tensione in Europa e Stati Uniti.

Oil & Gas

Performance positiva per Core Cable

Ma la domanda debole in Brasile continua a impattare il business. Ripresa dell’onshore per DHT, ma il mercato offshore ancora non recupera.

Nei primi nove mesi il fatturato ha segnato un calo organico del 13% a €201 milioni, in lieve miglioramento dal calo del 14,8% della prima metà dell’anno. L’EBITDA Adjusted è stato di €5 milioni, contro €9 milioni nello stesso periodo del 2016, con margini contratti al 2,3% dal 4,1% nel 2016.

Nel terzo trimestre il business del Core Cables Oil & Gas ha accelerato la performance positiva vista nella prima metà dell’anno, sostenuto in particolare dai progetti onshore in Nord America e Medio Oriente, mentre l’offshore è rimasto debole. La ripresa dei volumi unita ai recuperi di efficienza ha sostenuto la redditività.

Il business Subsea Umbilicals, Risers and Flowlines ha continuato a risentire da condizioni sfidanti di mercato in Brasile, che hanno impattato sia volumi che margini. Il business Downhole Technology ha registrato una ripresa dei volumi dell’onshore in USA grazie allo shale oil, in controtendenza rispetto alla domanda generalmente debole dell’offshore e a livello internazionale.

Telecom:

nuovo balzo della redditività

Fatturato in aumento organico del 5,9% con i cavi ottici che confermano una crescita e due cifre nel terzo trimestre. L’EBITDA Adjusted continua a irrobustirsi.

Crescita organica del 5,9% del fatturato a €953 milioni nei primi nove mesi con i cavi ottici che confermano nel terzo trimestre un ritmo di crescita a due cifre, nonostante termini di raffronto sfidanti con lo stesso periodo 2016 e l’atteso declino dei cavi in rame, soprattutto sul mercato australiano. L’EBITDA Adjusted balza del 30,3% anno su anno a €167 milioni, con margini sul fatturato ulteriormente migliorati al 17,6% dal 14,9% di un anno prima.

Risultati positivi che hanno beneficiato non solo dell’aumento dei volumi, ma anche degli investimenti diretti a ottimizzare il processo produttivo, dai recuperi di efficienza nelle fibre ottiche al miglioramento dei risultati della sussidiaria YOFC. Crescita solida in Europa, con importanti progetti per lo sviluppo di reti a banda larga in Francia, come il Trés Haut Débit, e in Italia, dove Prysmian si è assicurata ordini per cavi in fibra ottica sia dall’incumbent TIM che per il programma governativo che verrà implementato da Open Fiber. Domanda in crescita stabile anche in USA grazie agli investimenti per l’upgrade delle reti fisse e mobile in preparazione per l’arrivo della tecnologia 5G.

Debole invece il mercato dei cavi in rame, mentre il business ad elevato valore aggiunto degli accessori per la connettività ottica ha performato bene, grazie allo sviluppo delle nuove reti FTTx per l’accesso a banda larga nell’ultimo miglio in Europa, soprattutto Francia e Gran Bretagna. Il Gruppo continua a investire per aumentare la capacità produttiva sia di cavi ottici che di fibra e sostenere così le prospettive di crescita del business nel medio termine.

LA REAZIONE DEI MERCATI

La reazione dei mercati ai risultati dei primi nove mesi 2017 è stata moderatamente positiva, dopo numeri sostanzialmente in linea con le attese, supportati dal solido aumento dei margini per i segmenti Energy Projects e Telecom, che hanno più che bilanciato l’impatto negativo di OCI e della dinamica valutaria. La crescita organica è risultata appena sotto le attese di mercato, soprattutto per il fatturato inferiore alle previsioni di Energy Projects a sua volta dovuto ad avverse condizioni meteo nel Mare del Nord.
Dopo i risultati, diversi broker e case d’investimento hanno aggiustato i rispettivi Target Price sul titolo Prysmian, con un solo broker (Banca AKROS) che ha modificato la raccomandazione a “NEUTRAL”. In particolare, Credit Suisse e Morgan Stanley hanno confermato la raccomandazione positiva aggiungendo ulteriore upside ai rispettivi target price ora posizionati a 30 €/azione. JP Morgan e Bank of America-Merril Lynch hanno confermato la visione positiva su Prysmian grazie ad aspettative in miglioramento sul 2018. Tra le valutazioni più prudenti quelle di Equita e Fidentiis, che hanno ribadito i propri giudizi “NEUTRAL” in quanto vedono l’unico catalizzatore possibile per un re-rating nell’M&A, dopo il recente rally del titolo in Borsa.

Crescita vista trainata da Sottomarini e Telecom

Il Gruppo si attende domanda marginalmente in rialzo per i cavi destinati agli edifici e un miglioramento generale per gli Industrials. Alta Tensione terrestre vista in lieve flessione.

L’economia globale è migliorata stabilmente nel 2017, con la fiducia di imprese e consumatori in crescita in molte aree e dati sul PIL migliori delle attese sia nelle economie sviluppate che in quelle emergenti. Dopo una partenza d’anno deludente gli USA hanno migliorato, mentre la Cina ha tenuto un robusto passo di crescita durante l’arco dell’anno.

In questo contesto, Prysmian prevede per l’intero 2017 che la domanda nel business ciclico dei cavi destinati agli edifici sia marginalmente più elevata rispetto al 2016, mentre i cavi a media tensione destinati alle utilities sono visti in lieve rallentamento. Il business Industrial è atteso in generale miglioramento, grazie a prospettive di crescita per alcune applicazioni OEM e Automotive. Con Energy Projects che sta registrando un’ulteriore lieve crescita di mercato, il Gruppo si attende di consolidare la sua leadership nei cavi e sistemi sottomarini aumentando ulteriormente la redditività grazie anche al rientro in-house di alcune attività di installazione.

L’Alta Tensione terrestre prevede di  registrare una lieve flessione, in parte dovuta alle modifiche di consolidamento del business a seguito della riorganizzazione della presenza manifatturiera in Cina. Nel business Oil & Gas la stabilizzazione del prezzo del greggio sostiene una ripresa della domanda per i progetti Onshore, soprattutto in Nord America e Medio Oriente, mentre il business Offshore rimane debole, con il SURF colpito dalla debolezza della domanda in Brasile. Per il Segmento Telecom l’attesa è di un forte aumento del fatturato nel 2017, conseguente alla domanda crescente di cavi ottici in Nord America e Europa, in parte controbilanciata dal raffreddamento della richiesta di cavi in rame in Australia.

Il Gruppo conferma la previsione di un EBITDA Adjusted per l’intero 2017 compreso nella forchetta di €710-€750 milioni, in rialzo rispetto ai €711 milioni consuntivati nel 2016, sulla base dell’attuale perimetro di business e tenendo conto dell’attuale livello del libro ordini.