Più consapevolezza sui rischi
dei cavi di bassa qualità

Global Scenario

Più consapevolezza sui rischi dei cavi di bassa qualità

20% cavi sub standard in GB
4.000 incendi in edifici l’anno causati da componenti elettrici difettosi

Prysmian Group sta chiedendo a gran voce una legislazione che metta al bando i cavi di qualità inferiore agli standard previsti, dopo aver chiesto per molti anni norme che ne impediscano la manifattura e l’importazione nel Regno Unito.

Il settore stima che il 20% dei cavi presenti nel paese siano di qualità inferiore alla legge, non approvati o contraffatti, e che circa 4.000 incendi all’interno degli edifici siano causati, ogni anno, da componenti elettriche non a norma.

Come produttore responsabile, Prysmian assicura che tutti i suoi prodotti sono conformi agli standard di qualità più rigorosi. L’azienda è di conseguenza sconcertata dal fatto che cavi così pericolosi siano ancora accettati sul mercato britannico.

Prysmian UK sostiene la BASEC (British Approvals Service for Cables) e promuove attivamente l’Approved Cables Initiative (ACI), per cercare di fermare l’arrivo di cavi pericolosi nelle case del Regno Unito. La nuova CPR (Construction Products Regulation) introdotta dall’Unione Europea lo scorso primo luglio è un passo nella giusta direzione, ma anch’essa non viene applicata a tutte le tipologie di cavi.

IMPEGNATI A POTENZIARE L’EOLICO OFFSHORE

Il Regno Unito sta rafforzando la sua leadership nel settore dell’energia eolica offshore, grazie a una quota di elettricità prodotta da parchi eolici offshore superiore a quella di qualsiasi altro Paese al mondo, e di crescere ulteriormente.

Ecco perché il piano di crescita di Prysmian nel settore è strettamente legato a questo Paese.

Le prospettive di crescita a lungo termine di questo settore industriale hanno condotto il Gruppo a rafforzare ulteriormente il proprio impegno in questo mercato strategico, con un investimento continuo nel biennio 2016-2017 di oltre 60 milioni di euro per gli impianti di produzione e le capacità di installazione.

Nel mese di aprile di quest’anno, il Gruppo ha annunciato l’avvio della produzione di cavi sottomarini da 33 kV e 66 kV, utilizzati per le connessioni interray nei parchi eolici offshore, nello stabilimento produttivo di Wrexham, confermando inoltre il piano di investimento per consentire un’ulteriore crescita del business, creare nuovi posti di lavoro nel Paese e fornire cavi prodotti nel Regno Unito per la prossima generazione di parchi eolici offshore britannici ed europei.

In questo settore, tra il 2012 e il 2016, il Gruppo ha investito circa 200 milioni di euro per creare una flotta – costituita dalle navi Cable Enterprise, Giulio Verne e Ulisse – in grado di posare cavi a tutte le profondità d’acqua, mentre altri 40 milioni di euro sono stati stanziati per           riattrezzare i propri siti produttivi di Pikkala (in Finlandia) Drammen (in Norvegia) e Arco Felice (in Italia), per gestire la produzione di cavi con tensioni fino a 600 kV.