La convivenza virtuosa
di business e etica

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La convivenza virtuosa di business e etica

‍Alessandro Nespoli, Chief Compliance Officer at Prysmian

Alessandro Nespoli, Chief Compliance Officer di Prysmian, spiega in questa intervista con INSIGHT perché il valore dell’integrità va ben oltre la semplice osservanza di norme e regole, mentre di fatto permea l’intero spettro della vita della società.

Quando si tratta di etica, nessuna sfida è troppo grande, o troppo piccola, se vincerla vuol dire fare la cosa giusta. L’ho sempre creduto fermamente, ed è esattamente ciò che Prysmian intende per iniziative ispirate all’integrità”.

Con questa aderenza praticamente perfetta tra uomo e azienda, si può anche perdonare chi dovesse credere che Alessandro Nespoli non sia nato e cresciuto in Prysmian, mentre invece è entrato a farne parte da Luxottica solo recentemente, come nuovo Chief Compliance and Internal Audit Officer.

“Quando sono arrivato”, racconta Alessandro, “ho cominciato a scoprire l’azienda a partire dai suoi valori: eccellenza, integrità, comprensione. E ho deciso di focalizzarmi sull’integrità, cercando di immergerne il concetto in esempi concreti con un approccio culturale”.

Per tradurre il valore dell’integrità in azione, il Gruppo ha lanciato il progetto Integrity First alla fine del 2016. Alessandro osserva che “integrità è un concetto che deve essere sempre presente”, ma aggiunge che finora è stato esplicitato solo nel programma di whistleblowing – l’efficace strumento creato per far emergere eventuali frodi o condotte inappropriate. “Ora vogliamo allargare il nostro approccio sviluppando e condividendo un nuovo ecosistema di compliance”, afferma Alessandro. Secondo Nespoli, quest’ecosistema comprenderà una serie di temi e comportamenti concreti “che alla fine diventeranno parte integrante del DNA di tutti quelli che lavorano in Prysmian Group”.

“L’etica influenza il nostro modo di lavorare e di prendere decisioni, ma ha anche un impatto su stakeholder e clienti”, spiega Alessandro. Nel momento in cui il tema etica impatta la reputazione, “diventa l’asset più importante che abbiamo il dovere di proteggere. Se i clienti hanno fiducia in noi, faranno business con noi”. Il nuovo ecosistema di compliance coprirà diversi temi e investirà anche quelle condotte che non sono strettamente collegate alla compliance.

Alessandro sottolinea che “questa cultura dell’integrità è rafforzata dal Codice Etico del Gruppo, a sua volta fondato su tre pilastri: etica nelle attività di business, etica nelle relazioni interne, e etica in campo ambientale e sociale”. Questo significa che l’etica “è pervasiva e riguarda tutti, dentro e fuori l’organismo aziendale “.

Integrity first

Nespoli si pone anche il problema di come mettere in atto il cambiamento, sottolineando la “necessità di diventare i modelli nell’interpretazione della compliance” all’interno dell’organizzazione, e di “mostrare coerenza tra parole e azioni”. Alessandro è convinto che “la compliance sia un fatto chiave per Prysmian Group, e che i manager locali ne siano i custodi principali; essi agiscono come portavoce ma sono anche l’esempio vivente quando si parla di integrità”. E aggiunge: “Siamo anche dei portabandiera, perché promuoviamo e diffondiamo il Codice Etico della società proprio con le nostre azioni quotidiane”. Creando una forte cultura della compliance, l’azienda si mette in grado di adattarsi a nuove normative più rapidamente, mettendosi in condizione di perseguire meglio anche gli obiettivi di business.

Essere in regola con i requisiti regolatori è obbligatorio, complesso e richiede tempo, ma il tempo può essere ottimizzato e le risorse possono essere allocate adeguatamente per costruire un sistema più forte, trasformando l’intero processo in un’opportunità che alla fine costituisce un vantaggio competitivo per l’azienda.

According to Alessandro, “Promoting compliant and ethical conduct and behaviour will positively influence our business: the purpose is to further strengthen our ethical DNA, involving everybody in a shared control system”. In his view this is not just an economic issue; it concerns the company’s most valuable asset – its reputation. Preserving it is in the interest of each and every person, and of the company as a whole. “Compliance is an ‘all-together’ job”, Alessandro stated.

Il che vuol dire”, osserva Alessandro, “che diventiamo più agili nella risposta a nuovi obblighi regolatori, restiamo un passo avanti rispetto ai competitor, siamo sempre più consapevoli della nostra cultura di compliance e in questo modo rafforziamo la nostra reputazione, riduciamo il rischio di multe e sanzioni delle autorità e instilliamo fiducia nelle nostre persone, nei nostri partner e in tutti i nostri stakeholder”.

Secondo Alessandro, “promuovere condotte e comportamenti rispettosi delle regole ed etici influenzerà positivamente il nostro business: dobbiamo ulteriormente rafforzare il nostro DNA etico, coinvolgendo tutti e ciascuno in un sistema di controllo condiviso”. In questa visione non si tratta solo di un tema economico, ma riguarda l’asset che vale più di tutti per l’azienda, la reputazione. Preservarla è nell’interesse di tutti e di ognuno, e della società nel suo complesso. “La Compliance è un lavoro che si fa tutti insieme”, conclude Alessandro.

SHARING AND SPREADING THE ETHICS DNA

La funzione Compliance di Prysmian, in co-operazione con SDA Bocconi e con la Academy del Gruppo, a luglio 2017 ha lanciato il programma di formazione professionale Integrity First, centrato sui temi della cultura anti-corruzione e antitrust. Nel corso delle prime sei sessioni i corsi coinvolgono oltre 200 manager della forza vendita provenienti dalle diverse regioni corporate.

È stata anche recentemente lanciata la Digital Academy, con corsi online focalizzati anche qui sull’anti-corruzione e l’antitrust per società italiane affiliate. Tra i temi trattati dai corsi una stretta attenzione sarà dedicate al tema della protezione dati, dal momento che da maggio 2018 la General Data Protection Regulation (GDPR) dell’Unione Europea entrerà in vigore.

Secondo il professor Markus Venzin della SDA Bocconi, i partecipanti al programma saranno dei veri e propri ‘agenti del cambiamento’, e Integrity First li aiuterà a comprendere e interiorizzare la necessità di elevati standard etici connessi alla strategia del Gruppo, il che costituisce il pre-requisito per un effettivo processo di cambiamento.

Anche il Digital training per tutto il personale dedicato alle vendite è focalizzato sugli stessi temi.

Obiettivo finale è far distinguere le tematiche legali da quelle etiche, in modo che si tenga conto delle prime nei contesti normativi dei diversi paesi in cui il Gruppo è presente, ma si tengano ferme le seconde in modo che tutte le persone di Prysmian sparse nel mondo abbiamo come riferimento lo stesso codice etico universale di condotta.