La grande corsa allo spazio

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La grande corsa allo spazio

Questa nuova frontiera sta attirando grandi investimenti da venture capital provenienti dalla California e da tutto il mondo. Questo investimento segue  il sogno del fondatore di Amazon,  Jeff Bezos, di rendere i viaggi nello  spazio possibili e accessibili.

1 miliardo di dollari per finanziare Blue Origin, la space venture  di Jeff Bezos

Si tratta nuovamente della California, un secolo e mezzo dopo. Ma questa volta non si tratta di una corsa all’oro, ma verso lo spazio. L’industria aerospaziale del mondo sta vivendo un periodo di rinascita grazie al boom delle start-up, mentre lo spazio si sta velocemente trasformando nella nuova frontiera delle venture capital californiane. Francois Chopard, CEO dell’acceleratore aerospaziale, Starburst Accelerator, di recente ha dichiarato alla CNBC che non è solamente lo spazio ad essere in espansione, bensì tutto il settore aerospaziale, che è in cerca di soluzioni innovative. Il piano di Jeff Bezos, leader e fondatore di Amazon, che prevede la vendita di azioni Amazon per 1 miliardo di dollari per finanziare l’impresa spaziale di Blue Origin, e il recente successo del lancio del missile SpaceX di Elon Musk, costituiscono due segnali del fatto che lo spazio rappresenta la prossima frontiera di coloro che hanno cambiato il mondo attraverso la rivoluzione di internet 25 anni fa.

Lo sviluppo tecnologico ha consentito agli imprenditori dotati di grandi idee e tecnologie di costruire satelliti dotati di missile e di spedirli nello spazio. Negli ultimi cinque anni, sono nate dozzine e dozzine di start-up che si occupano di spazio, non solo nella West Coast degli Stati Uniti, ma anche in Europa e in Asia. Il solo Starburst Accelerator, fondato nel 2012, ha supportato più di 160 start-up, con finanziamenti medi da 5 milioni di dollari. I fondi di venture capital costituiscono una spinta fondamentale per aiutare queste società a crescere, e nella Silicon Valley si sta verificando un crescente numero di accordi, con un sempre maggior numero di investitori interessati all’aviazione e allo spazio.

Ad oggi, la più rinomata rimane Blue Origin, la società di Bezos dotata di grandi progetti per diventare il pioniere dei viaggi nello spazio. Lo scorso anno, Bezos ha ricevuto il suo primo premio annuale Space Innovation Award da Buzz Aldrin, il cosmonauta dell’Apollo 11 che ha camminato sulla Luna.

L’evento ha costituito la prima parte della campagna di fundraising concepita dalla ShareSpace Foundation, che terminerà nell’estate del 2019, e in questa occasione ci saranno diverse attività globali organizzate in coincidenza del 50° anniversario del primo allunaggio. Bezos ha dichiarato di sognare lo spazio fin da quando aveva 5 anni, quando guardava Neil Armstrong e Aldrin camminare sulla Luna nel 1969, e attraverso Blue Origin sta cercando di realizzare questo sogno.

New Shepard, il sistema di decollo/atterraggio verticale della società, e completamente riutilizzabile, condurrà i turisti nello spazio e realizzerà missioni di ricerca. Si aggiunge a New Glenn, il razzo spaziale riutilizzabile della società, che è in fase di costruzione, così come i potenti motori di Blue Origin, BE-3 e BE-4.

Il sogno di Bezos è quello di riuscire a far fronte alla sfida posta dagli eccessivi costi dei viaggi nello spazio, dal momento che i razzi vengono buttati via, invece di essere riutilizzati, e questo è proprio ciò che Blue Origin sta cercando di fare. I suoi piani prevedono la costruzione di un insediamento permanente su uno dei poli della Luna, dove i ‘picchi di luce eterna’ potranno fornire l’energia solare.

Altri stanno puntando anche più in alto, come le diverse società private che stanno studiando come volare fino a Marte, come creare nuove reti di satelliti e come lanciare ripetitori orbitanti, come anche rendere la Luna abitabile. Soltanto nel 2015, l’industria aerospaziale degli Stati Uniti ha aggiunto all’economia del Paese più di 144 miliardi di dollari di vendite all’estero, e gli imprenditori sono ottimisti circa le prospettive future della nuova economia spaziale.

UN PIONIERE NELL’INDUSTRIA AEROSPAZIALE

Prysmian è stato un leader nel mercato dei cavi aerospaziali fin dal 1960 quando il nostro predecessore, Fileca, ha fornito i cavi aerospaziali di nuova generazione al programma Concorde. Oggi, continua a fare tesoro di questa eredità, sfruttando decenni di conoscenza ed esperienza per fornire ai propri clienti i cavi di più alta qualità e soluzioni di cablaggio per applicazioni civili, militari e per l’aviazione spaziale.
Il Gruppo soddisfa un’ampia gamma di requisiti, offrendo tipi di cavi adatti agli applicativi in cui vengono utilizzati, da prodotti standard come i cavi DR and MIL-Spec Cables, a costruzioni più specifiche che includono assemblaggi personalizzati, cavi di trasmissione di dati e cavi ottici. I cavi di Prysmian progettati per lo spazio forniscono resistenza a sollecitazioni meccaniche, elettriche, chimiche, di temperatura e radioattive.
Nell’industria spaziale, Prysmian sta realizzando i prodotti del futuro attraverso il proprio dipartimento di R&D. Stiamo sviluppando nuove tecnologie per poter rispondere a tutte le future aspettative aerospaziali, attraverso soluzioni di massima qualità, come i cavi ultraleggeri in alluminio, facili da installare, come i cavi low-bending radius power feeder (basso raggio di curvatura), miglioramenti delle performance, incluso maggiori capacità per l’alto voltaggio e resistenza al fuoco, e più alti livelli di trasmissione dei dati attraverso i cavi ottici.