Bilancio di Sostenibilità 2020

Logistica e trasporti In un anno fortemente impattato dall’emergenza Covid-19, è continuato il nostro impegno per ottimizzare il trasporto delle merci via aerea e via mare e per la selezione di compagnie di trasporto su strada impegnate in comportamenti sostenibili. Per quanto riguarda i trasporti, il 2020 è stato fortemente impattato dall’emergenza sanitaria Covid-19, che ha richiesto al Gruppo una grande capacità e velocità di adattamento alle nuove esigenze di business ma anche di sostenibilità. Per mettere a disposizione di tutti i propri dipendenti i dispositivi di sicurezza individuale, già nella fase iniziale della pandemia (febbraio-marzo), Prysmian ha instaurato ex novo un flusso di approvvigionamento dalla Cina: inizialmente, per sopperire alla scarsità di materiale, la logistica è stata gestita in forma emergenziale con trasporti via aerea dall’Asia ed un hub di distribuzione centralizzato in Italia verso tutte le affiliate del Gruppo; successivamente, con lo stabilizzarsi della fornitura e la creazione di stock, la modalità di trasporto utilizzata è virata prima verso il treno, poi verso flussi via mare diretti alle singole affiliate, in ottica di sostenibilità economica e ambientale. In termini di business, la contrazione degli scambi commerciali a livello globale ha determinato un taglio della capacità di trasporto marittimo nelle tratte trans-oceaniche da parte delle compagnie di navigazione per compensare la riduzione di volume. Con ciò si è scontrata la ripresa economica in Asia e la conseguente forte crescita della domanda di trasporti, tra la fine del terzo e del quarto trimestre dell’anno, riflettendosi in una carenza di container per l’export dalla Cina ed un conseguente acuto incremento del costo dei noli marittimi. In questo scenario, grazie alla stretta connessione tra Head Quarter e Region nella gestione della disponibilità di container, nonché alla caratteristica prevalentemente locale della catena di fornitura del Gruppo, gli impatti di tale fenomeno sul business sono stati limitati. Sempre negli ultimi mesi del 2020 un ulteriore elemento di discontinuità di business è stato provocato dalla Brexit: il rischio di un possibile “no-deal” con l’Unione Europea ha instaurato nel Regno Unito una corsa all’accaparramento di merci, tramutatasi in una congestione dei principali porti di collegamento con l’Europa continentale e l’Irlanda. Anche in questo caso, Prysmian ha limitato gli impatti sul mercato britannico grazie alla possibilità di produrre in loco e modificando la propria politica di stock limitatamente ad alcuni materiali di importazioni (e.g. rame e compound); inoltre i flussi con Europa continentale e Irlanda relativi ai materiali in import ed export sono stati, ove possibile, ricollocati verso porti minori e rotte alternative. Nell’ambito della regolare attività di business, è proseguito l’impegno di Prysmian rivolto all’ottimizzazionedel trasportodellemerci viaaereaeviamareealla selezionedi compagniedi trasporto su strada impegnate nell’attuazione di comportamenti e azioni in un’ottica di sostenibilità. Inparticolare,nelprimosemestre2020ilricorsoatrasportiaereiperlespedizionidifibraottica(principale business a farne utilizzo) è stato sostanzialmente dimezzato rispetto al periodo corrispondente del 2019, abbattendo di due terzi le emissioni di CO 2 e da trasporto di tutto il business fibra. È proseguita anche l’attività di ottimizzazione della catena distributiva a livello di Macro-Regioni gestionali, con focus al consolidamento di magazzini/centri distributivi: in particolare sono stati chiusi i siti logistici di Neumunster in Germania, Barranquilla in Colombia e Christcurch in Nuova Zelanda. Dichiarazione consolidata di carattere non finanziario 2020 06_EXTENDED VALUE CHAIN

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