Edifici più sicuri e accoglienti? Merito dei cavi!

Edifici più sicuri e accoglienti? Merito dei cavi!


 

NOVEMBRE 2017

Nei mesi scorsi non si è parlato molto, in tutta l’Unione Europea, dell’importanza del nuovo regolamento sui prodotti da costruzione, entrato pienamente in vigore a luglio. Da una parte, questa scarsa risonanza è comprensibile, trattandosi di un argomento particolarmente tecnico; eppure, d’altro canto, continua a sorprendere come pochissimi commentatori ed esperti abbiano messo in luce quanto la nuova CPR possa migliorare la vita quotidiana dei cittadini europei.

Fortunatamente, alcuni dati ci vengono in soccorso per chiarire di cosa stiamo parlando.

Secondo quanto riportato da Europacable, in Europa si hanno ogni anno circa 4.000 vittime di incidenti legati al fuoco, con la media di una vittima ogni 100.000 abitanti dal 2001 al 2013. Inoltre, seppure solo un terzo degli incendi avvenga in un edificio, è al loro interno che si verifica il 90% dei decessi causati  dalle fiamme. Vi sono diversi ordini di ragioni per spiegare questo dato: in primo luogo, trascorriamo il 90% del nostro tempo all’interno di edifici; inoltre, quando si è in un luogo chiuso, è poi molto più difficile sfuggire alla propagazione delle fiamme.

Bisogna soprattutto tenere conto del fatto che oggi all’interno di una stanza un fuoco impiega molto meno tempo per svilupparsi rispetto a 50 anni fa, in virtù delle evoluzioni dei materiali e delle modalità di costruzione. Come sottolineato dall’agenzia svedese SRSA in un report sulla prevenzione degli incendi, “nel 1950 il tempo medio trascorso tra l’accensione del fuoco e la generazione dell’incendio era di 15 minuti. 25 anni fa, questo dato è sceso a 5 minuti. Oggi, ne sono sufficienti tre, a causa soprattutto dell’aumento di oggetti di plastica nelle nostre case”.

 

La più tipica causa di morte a seguito di un incendio è l’intossicazione da gas e fumo, responsabile del 44% delle morti totali.

La causa principale di morti in interni sono le emissioni di fumo e sostanze tossiche, che riducono significativamente le possibilità di fuga e accrescono I danni coinvolgendo oggetti, persone ed edifici ben lontani dall’area bruciata.

 

I cavi non sono pericolosi se adatti allo scopo e correttamente installati. Eppure la loro massiccia presenza all’interno degli edifici è un dato di fatto. Tenendo presente l’importanza che una corretta produzione, gestione e posa dei cavi ha per la sicurezza delle persone, il Gruppo Prysmian si è fatto fautore di un aggiornamento delle norme sulla CPR sin dalla sua fondazione nel 2005. Perché i cavi, così come i tubi e i condotti del condizionamento, sono ovunque intorno a noi e sono in massima parte invisibili una volta installati. Connettono spazi orizzontalmente e verticalmente senza interruzioni: se non sono opportunamente testati per la resistenza al fuoco, possono diventare vettori della sua diffusione.

È poi evidente che, a seguito della sempre più rapida evoluzione tecnologica (applicazioni elettriche, telefoni, connessioni digitali) il numero dei cavi negli edifici moderni stia crescendo proporzionalmente.

La resistenza di questi cavi è importante, perché gli edifici devono rimanere funzionali durante gli incendi, per aiutare il processo di evacuazione. La sicurezza degli abitanti è in questo caso prioritaria: le attrezzature di sicurezza come i sistemi di allarme, i rivelatori e gli assorbitori di fumo, le uscite di emergenza e i segnali delle vie di fuga sono fondamentali e devono continuare a funzionare. E sono i cavi a rappresentare la colonna vertebrale del funzionamento di questi strumenti.

È stato inoltre più volte dimostrato che i cavi possono contribuire significativamente al contenimento delle fiamme e alla riduzione del fumo, dei gas tossici e al rilascio di calore. Ciò che solitamente era considerato un fattore di rischio può dunque oggi diventare un meccanismo di sicurezza che protegge vite umane, se prodotto rispettando regolamenti il più possibile stringenti.

I cavi a basso rischio d’incendio assicurano minori emissioni e opacità del fumo, prevengono la diffusione delle fiamme e riducono il rilascio di calore.

È questa la ragione per cui i cavi AFUMEX di Prysmian, a bassa trasmissione di fiamma, sono stati adottati per molti dei principali progetti mondiali, tra cui la torre Burj Khalifa a Dubai – la più alta costruzione del mondo – e lo Shard a Londra, il più alto grattacielo europeo.

La nostra politica di responsabilità sociale a proposito della sicurezza sugli incendi si rivolge anche all’ambiente, dal momento che i nostri cavi AFUMEX rilasciano meno emissioni se sottoposti a fiamme libere. Inoltre, quando raggiungono il proprio fine vita, possono essere smaltiti attraverso trattamenti più semplici, economici e verdi rispetto ai cavi standard.

Siamo diventati leader mondiali in questo settore perché la nostra ricerca della sicurezza comincia con i nostri dipendenti: andiamo sempre oltre a quanto richiesto dalle legislazioni locali, accrescendo la loro consapevolezza attraverso un ampio novero di programmi di formazione e addestramento.

Questo impegno si estende però anche ai nostri prodotti: insieme a Europacable, l’organizzazione che riunisce tutti i principali produttori europei di cavi, il Gruppo Prysmian è in prima linea nella promozione di standard elevati nella manifattura di cavi da costruzione, con lo scopo di guidare l’intero settore verso la produzione di soluzioni all’avanguardia.

Attraverso questo impegno, Prysmian, Europacable e gli altri membri hanno attivamente contribuito a rendere la CPR un successo per i costruttori, i distributori e, naturalmente, i nostri clienti.

Siamo sempre a disposizione per aiutare grossisti, installatori e acquirenti durante la prima fase di implementazione della nuova regolamentazione, offrendo le opportune competenze per quanto riguarda il collaudo, il posizionamento del prodotto e lo sviluppo dei materiali.

Seguiteci su Linkedin e Facebook per rimanere sempre aggiornati sull’applicazione, lo sviluppo e le modalità di denuncia delle violazioni inerenti alla CPR dalla voce di un gruppo di scala globale che pone la sicurezza sempre al centro del proprio impegno.