Performance Ambientali

Performance ambientale

Prysmian Group punta a ridurre l’impronta ambientale attraverso un minor consumo energetico, l’uso efficiente delle risorse naturali, l’ottimizzazione dei flussi logistici e la gestione responsabile dei rifiuti. Il Gruppo misura e rendiconta gli impatti ambientali più significativi sui dipendenti e sulle comunità locali e come fattore di competitività e valore per il Gruppo. Gli aspetti considerati sono: il consumo energetico, relativo sia alle attività produttive sia ai servizi; il consumo idrico, che risulta elevato alla luce delle grandi quantità necessarie per il raffreddamento in diversi cicli produttivi; i rifiuti pericolosi e non pericolosi; i rifiuti riciclati, pericolosi e non pericolosi; le emissioni di gas a effetto serra (GHG).

L’attuale performance energetica

I progetti di efficienza energetica avviati o portati avanti nel 2022 coprono diverse aree di interesse. Alcuni di essi erano stati precedentemente studiati e analizzati dalla funzione HSE insieme ad altre funzioni centrali, con l’obiettivo di implementare le iniziative già convalidate in un numero sempre maggiore di regioni e stabilimenti del Gruppo. Nel 2022 gli investimenti del Gruppo dedicati all’insieme dei progetti in materia di salute, sicurezza e ambiente, ivi comprese le attività di efficientamento energetico, riduzione delle emissioni dirette di gas a effetto serra, ottimizzazione della gestione sia dei sistemi di raffreddamento ad acqua sia dei rifiuti, ammontano a circa 37 milioni di euro. Di questi, circa 16 milioni di euro sono stati investiti in iniziative di miglioramento della gestione ambientale.

Il consumo energetico totale per il 2022 si attesta a 9,9 milioni di gigajoule (GJ), dei quali 4,11 milioni di GJ relativi all’elettricità e oltre 2 milioni di GJ rappresentati da elettricità da fonti sostenibili.

Le emissioni di gas a effetto serra

La strategia climatica di Prysmian adotta obiettivi “Science-Based” allineati ai requisiti dell'Accordo di Parigi, che prevede di raggiungere il target Net-Zero entro il 2035 per le emissioni generate dalle attività interne (Scope 1 e 2) ed entro il 2050 per quelle dell’intera catena di valore (Scope 3). A partire dal 2021 Prysmian pubblica un “GHG Statement” con l'obiettivo di monitorare i propri progressi rispetto agli obiettivi stabiliti e fornire una divulgazione trasparente dell'impronta di carbonio dell'intera catena di valore. Le emissioni di Scope 3 del 2022 rappresentano oltre il 99% dell'impronta di carbonio totale del Gruppo.

Other air emissions, discharges to water and releases to land - Prevention of pollution

Per prevenire e mitigare i rischi ambientali il Gruppo si è dotato di un Sistema di Gestione Ambientale (SGA), coordinato a livello centrale e gestito localmente dalla funzione Health, Safety & Environment (HSE) nell’ambito di tale sistema. L’SGA è stato certificato ISO 14001 nel 97% dei siti operativi di Prysmian.

Ulteriori informazioni sono disponibili nel Bilancio di sostenibilità 2022 di Prysmian Group, pag. 139.

I rifiuti pericolosi e non pericolosi

Complessivamente Prysmian Group ha generato 234,405,714 kg di rifiuti nel 2022 e i rifiuti pericolosi hanno rappresentato il 6% del totale dei rifiuti generati.

Al fine di poter basare le rendicontazioni su criteri omogenei, in conformità con i requisiti stabiliti dalla normativa europea, la Direzione HSE Corporate ha deciso di applicare a tutte le unità operative gli stessi criteri per la classificazione dei rifiuti. A questo proposito i principali rifiuti derivanti dalle attività produttive sono stati suddivisi in categorie specifiche, assegnando a ciascuna di esse uno status di pericolosità/non pericolosità. Per ogni tipo di rifiuto sono state definite diverse categorie di uso/destinazione:

• riciclo, per il quale Prysmian ha fissato i propri obiettivi di gruppo (per aumentare la percentuale di riciclo);

• inceneritore;

• discarica;

• altri usi/destinazioni (categoria residuale).

Per quanto riguarda i rifiuti non pericolosi le funzioni HSE e Manufacturing stanno eseguendo controlli sempre più dettagliati per uniformare la modalità di raccolta e rendicontazione dei rifiuti a livello di Gruppo. Nello specifico le rendicontazioni ora includono la dicitura specifica “Scarti di Cavo” per migliorare il tracciamento di un dato materiale.

Il riciclo dei rifiuti

Laddove la produzione di rifiuti non è evitabile, trovare la soluzione migliore per riciclarli contribuisce a mantenere il livello di sostenibilità ed efficienza. Prysmian ha fissato per il 2022 l’obiettivo di riciclare il 65% dei rifiuti, già superato nello stesso anno, raggiungendo il 71%. Per quanto riguarda la modalità di smaltimento utilizzata per le diverse categorie di rifiuti totali generati, il 90% dei cavi viene riciclato, mentre il restante 10% è inviato in discarica.

Il consumo idrico

Gli stabilimenti Prysmian Group utilizzano l’acqua soprattutto per la fase di raffreddamento. La principale fonte idrica sono le sorgenti locali, che soddisfano più di metà del bisogno idrico. L’acqua impiegata per il raffreddamento in molti stabilimenti Prysmian viene rimessa in circolo, completamente o in parte, e questo permette attualmente di ottimizzare le risorse idriche e il consumo energetico.

Al fine di identificare le possibili condizioni di stress idrico su un orizzonte temporale che arriva fino al 2040, abbiamo analizzato la posizione geografica dei siti del Gruppo rilevando che circa il 23% di loro potrebbe essere potenzialmente esposto al rischio di ridotta disponibilità di risorse idriche. Per ridurre l’esposizione a questo rischio Prysmian ha già attuato un piano di mitigazione che prevede il continuo monitoraggio del consumo idrico, la corretta manutenzione dei sistemi idrici per evitare perdite e altre migliorie ai sistemi di riciclo dell’acqua per ottimizzare il consumo idrico.

Per sottolineare la rilevanza del tema dell’“acqua”, nel 2023 Prysmian ha anche firmato il WASH Pledge, impegnandosi a implementare un adeguato livello di accesso all'acqua sicura e a soluzioni di sanificazione e igienizzazione sul posto di lavoro per tutti i dipendenti in tutti i siti sotto il suo controllo entro tre anni dalla firma. Il WASH Pledge è stato lanciato nel 2013 e ad oggi oltre 50 aziende hanno aderito.

Scopri di più visitando il sito: WASH Pledge – WASH4Work

La protezione della biodiversità

Prysmian punta a delineare attività che siano rispettose degli habitat naturali al fine di mantenerne l’equilibrio senza influenzare negativamente le funzioni biologiche delle aree scelte per svolgere le attività, sia a terra sia in mare, ripristinando al contempo gli habitat che sono stati danneggiati da tali attività. Questo impegno implica l’esecuzione di analisi preventive di fattibilità dei nuovi impianti e il monitoraggio delle aree protette nei territori in cui il Gruppo opera, considerando aspetti quali la normativa locale in materia di biodiversità e la vicinanza geografica degli impianti ad aree protette o ambienti in cui sono presenti specie potenzialmente a rischio.

Per consolidare l’impegno del Gruppo verso la protezione della biodiversità e della natura, Prysmian ha istituito un inventario delle aree protette, redatto direttamente da ogni stabilimento, che verrà aggiornato annualmente. Le analisi effettuate e gli inventari mostrano che ad oggi la maggior parte degli stabilimenti di Prysmian non si trova all'interno o in prossimità di aree protette. Laddove necessario o concordato con le autorità locali, gli stabilimenti Prysmian partecipano alle attività di tutela, come ad esempio:

• nel 2021 lo stabilimento brasiliano di Sorocaba, all’interno del quale si trova un’Area di Protezione Permanente (circa 10 ettari, suddivisi in due lotti), ha lanciato un progetto in collaborazione con il CETESB (ente ambientale governativo) per piantare o seminare circa 960 organismi vegetali come compensazione ambientale per l’utilizzo dell’area protetta;

• una richiesta analoga è stata avanzata dal comune brasiliano di Pocos de Caldas nel 2022. Il sito ha previsto la piantumazione di 220 specie vegetali autoctone in un’area di 2.630 m2 all’interno del sito di Prysmian;

• nel sito di Washington (Regno Unito), un'area di 36 m2 è stata dedicata alla conservazione della flora e della fauna locali.

Nell’ambito delle attività di installazione marina e terrestre, che generalmente avvengono in zone ad elevato interesse naturalistico, può rendersi necessaria la predisposizione di misure a tutela delle specie identificate a rischio secondo le normative nazionali.

 

Le iniziative di miglioramento

Nel 2022 gli investimenti del Gruppo dedicati all’insieme dei progetti in materia di salute, sicurezza e ambiente, ivi comprese le attività di efficientamento energetico, riduzione delle emissioni dirette di gas a effetto serra, ottimizzazione della gestione sia dei sistemi di raffreddamento ad acqua sia dei rifiuti, ammontano a circa 37 milioni di euro. Di questi, circa 16 milioni di euro sono stati investiti in iniziative di miglioramento della gestione ambientale, coinvolgendo circa 80 siti in 30 paesi all’interno dell’ambito di rendicontazione di Prysmian. Alla fine del 2021 è stato approvato centralmente il progetto di riduzione dell’SF6 con l’obiettivo di ridurre del 90% in 5 anni le emissioni di CO2eq associate all’utilizzo di questo gas.

Nel 2022 sono stati coinvolti i siti di Livorno e Montereau che, grazie al miglioramento della gestione e del monitoraggio del consumo di SF6 nelle sue fasi di utilizzo (principalmente nelle attività di test dei prodotti), hanno ridotto il loro impatto ambientale del 76% per Livorno e del 10% per Montereau. Grazie soprattutto a questi progetti, a livello di Gruppo le emissioni dirette associate ai rilasci di SF6 si sono ridotte del 47%. Nei prossimi anni è previsto che il progetto prosegua con ulteriori investimenti al fine di minimizzare i rilasci di SF6. A partire dal 2013 Prysmian ha reso pubbliche le proprie iniziative di gestione ambientale partecipando al sistema di rendicontazione ambientale globale del CDP (Carbon Disclosure Project). Nel 2022 il Gruppo ha ricevuto la valutazione [A-] posizionandosi all’interno della fascia Leadership e al di sopra della media Europea, pari a [B].