Nel corso del 2015 il titolo Prysmian ha registrato un apprezzamento pari al 33,7%, passando da 15,15 euro al 30 Dicembre 2014 a 20,26 euro alla fine del 2015.
In data 10 Agosto 2015 il prezzo del titolo ha toccato il valore massimo dalla sua quotazione pari a 22,23 euro, con un prezzo medio nel corso dei dodici mesi pari a 19,1 euro, registrando anche in questo caso il valore medio annuo più alto dalla quotazione.
La performance del titolo, includendo i dividendi pagati (total shareholder return) è pari rispettivamente al +36,5% nel corso del 2015 e al +54,3% dalla data di quotazione, mentre escludendo il contributo dei dividendi, l’apprezzamento di mercato è stato pari rispettivamente a +33,7% nel 2015 e +35,1% dalla quotazione.
Il titolo Prysmian ha registrato la migliore performance nel settore dei cavi, in virtù della solidità dei risultati riportati (sia in termini di crescita organica sia in termini di redditività) e grazie alla capacità di generare cassa e di distribuire dividendi in modo costante.
Il titolo Prysmian ha registrato una performance superiore anche nel confronto con i principali indici di riferimento sia nel corso del 2015 sia dalla data di quotazione. L’indice Euro Stoxx Industrial, infatti, ha registrato una crescita del 10,6% nel corso dell’anno e una contrazione dell’1,5% dalla data di quotazione di Prysmian, mentre il FTSE MIB ha registrato una crescita del 12,7% nel corso del 2015 e una flessione del 51% dalla data di IPO della Società.
Osservando l’andamento del titolo nel corso dell’anno, la crescita si è concentrata soprattutto nel primo e nel quarto trimestre, mentre si è assistito a una sostanziale stabilità nel secondo trimestre e a una leggera decrescita durante il terzo trimestre. In particolare, nel corso del primo trimestre il titolo ha registrato una crescita pari al 26,7%, superando di poco la performance del paniere FTSE MIB (+21,8%) e superando nettamente le performance dell’indice Euro Stoxx Industrial (+16,7%).
Ciò è stato determinato sostanzialmente dalla decisione da parte della BCE del gennaio 2015 di portare a termine un quantitative easing superiore alle attese che ha generato una forte riduzione dei tassi di interesse e una significativa svalutazione dell’euro rispetto al dollaro. Lo slancio generato dalla mossa della BCE si è protratto fino alla prima metà di aprile, quando le crescenti tensioni politiche e finanziarie in Grecia sono parse tali da innescare una crisi monetaria dell’Eurozona.
Nel corso del secondo trimestre si è osservato quindi un generale atteggiamento di prudenza da parte degli investitori in attesa dell’evoluzione della situazione politica ed economica dell’Eurozona, con i principali indici di riferimento in leggera contrazione.
Nello stesso periodo, il titolo Prysmian ha registrato una leggera crescita grazie ai buoni risultati ottenuti nel primo trimestre e alla diffusione di una guidance per il 2015 in linea con le aspettative del mercato. La crisi delle borse cinesi e asiatiche iniziata a giugno 2015 e proseguita per tutta l’estate ha trascinato al ribasso le borse di tutto il mondo, poiché i crescenti segnali di rallentamento della crescita economica in quelle regioni hanno alimentato il pessimismo sulla solidità della crescita globale.
In tale contesto il titolo Prysmian ha risentito, seppur in maniera più limitata, del trend ribassista dei mercati passando dai 19,38 euro al 30 giugno ai 18,45 euro al 30 settembre, pur toccando nel corso dell’estate il massimo valore mai raggiunto dal titolo pari a 22,23 euro.
La conferma della guidance sui risultati attesi per il 2015 (escluso Western Link), oltre ai buoni risultati trimestrali hanno permesso al titolo di recuperare valore, superando la soglia dei 20 euro, nonostante la permanenza di forti timori sull’indebolimento del quadro economico globale. La solidità dei risultati e delle aspettative di crescita hanno permesso al titolo Prysmian di mantenere una forte attrattività sul mercato, confermata dal giudizio degli analisti finanziari che a fine anno raccomandavano di acquistare il titolo nel 47% dei giudizi totali o di mantenerlo in portafoglio nei restanti casi.
L’azione Prysmian ha così chiuso il 2015 a 20,26 euro, in aumento del 33,7% rispetto ai 15,15 euro registrati al 30 dicembre 2014, e del 35% rispetto al valore di quotazione originale.