Prysmian S.p.A. Risultati al 30 Settembre 2017

Milano, Italia   -   07/11/2017 - 04:06 PM

  • Ricavi a €5.865 M (variazione organica -1,1%, in recupero nel terzo trimestre a -0.4%)
  • Trend positivo nel Telecom (+5,9%) e stabile negli Energy Products (-0,2%)
  • ADJ EBITDA sale a €545 M (+3,3%)
  • Margini in netto miglioramento nei business strategici Energy Projects (17,2%) e Telecom (17,6%)
  • Utile netto attribuibile ai soci della capogruppo a €196 milioni (+4,3%)
  • Indebitamento Finanziario Netto a €1.052 M, includendo €100 M per il buy back (€1.017 M al 30/9/16)
  • Confermata guidance FY 2017 con ADJ EBITDA nel range €710 M – €750 M

Il Consiglio di Amministrazione di Prysmian S.p.A. ha approvato oggi i risultati consolidati di Gruppo dei primi nove mesi del 2017.

”I risultati dei primi nove mesi del 2017 evidenziano un miglioramento della redditività pur in un quadro di sostanziale stabilità dei ricavi, con segnali di recupero nel terzo trimestre”, commenta l’Amministratore Delegato Valerio Battista. In particolare, registriamo volumi e margini in significativa espansione nel Telecom, sulla spinta della crescente domanda di cavi ottici, e margini in miglioramento negli Energy Projects grazie all’insourcing progressivo dei servizi di installazione dei cavi sottomarini.

La tecnologia del cavo dimostra di poter contribuire significativamente ai progetti di digitalizzazione, con lo sviluppo di nuove reti a banda larga, così come all’utilizzo di fonti energetiche rinnovabili, contribuendo a rendere settori come le off-shore wind farm sempre più competitivi. Lo scenario di mercato nel quale operiamo presenta quindi buone opportunità che noi intendiamo continuare a perseguire puntando su innovazione di prodotto e di servizio. Per l’intero esercizio 2017 confermiamo gli obiettivi di redditività comunicati al mercato, nonostante l’impatto negativo dei risultati della controllata Oman Cable Industries e dell’andamento sfavorevole dei cambi”, conclude Battista.


Risultati economico finanziari

I Ricavi di Gruppo nei primi nove mesi del 2017 sono ammontati a €5.865 milioni registrando una variazione organica del -1,1% (a parità di perimetro e al netto di variazioni del prezzo di metalli e cambi), che nel terzo trimestre migliora in termini sequenziali (-0,4%) grazie all’ulteriore accelerazione dei ricavi nel business ottico del Telecom e al recupero del Trade & Installers.  

L’EBITDA Rettificato1 del Gruppo risulta in crescita del 3,3% a €545 milioni (prima di oneri netti legati alle riorganizzazioni aziendali, di oneri netti considerati non ricorrenti e degli altri oneri netti non operativi, pari a €33 milioni), con un rapporto EBITDA Rettificato su Ricavi del 9,3%, stabile rispetto ai primi nove mesi 2016. Significativo il miglioramento della redditività nei business strategici del Telecom, che riporta un rapporto EBITDA Rettificato su Ricavi del 17,6% (14,9% nei primi nove mesi 2016) e Energy Projects con margini al 17,2% (14,6% nei primi nove mesi 2016). Tale progressione positiva ha consentito di assorbire sia gli effetti della performance reddituale meno positiva degli altri segmenti di business e della controllata Oman Cable Industries, sia gli impatti sfavorevoli dei tassi di cambio (negativi per €4 milioni rispetto al corrispondente periodo del 2016).

L’EBITDA2 di Gruppo è salito a €512 milioni (+5,0% sui nove mesi 2016) includendo oneri netti legati a riorganizzazioni aziendali, oneri netti non ricorrenti e altri oneri netti non operativi pari a €33 milioni (€39 nei nove mesi del 2016). Tali aggiustamenti nei primi nove mesi dell’esercizio 2017 includono principalmente costi di riorganizzazione, di miglioramento dell’efficienza e accantonamenti e rilasci dei fondi rischi e oneri futuri relativi alla coda delle tematiche Antitrust in corso.

Il Risultato Operativo di Gruppo dei primi nove mesi del 2017 migliora del 2,4% rispetto al corrispondente periodo del 2016 ed è pari a €341 milioni.

Il saldo degli oneri finanziari netti per i primi nove mesi del 2017 si è attestato a €72 milioni, rispetto al valore dello scorso anno, pari a €58 milioni. L’incremento di €14 milioni è principalmente riconducibile agli oneri “non cash” del nuovo prestito obbligazionario convertibile, a maggiori oneri finanziari non operativi e alle differenze dei tassi di cambio.

L’Utile netto attribuibile ai soci della Capogruppo si è attestato a €196 milioni registrando un incremento del +4,3% rispetto a €188 milioni dei primi nove mesi 2016.

L’Indebitamento Finanziario Netto risulta pari a €1.052 milioni al 30 settembre 2017 rispetto a €1.017 milioni al 30 settembre 2016, includendo anche €100 milioni di piano di buy back realizzato a partire da gennaio. I principali fattori che hanno influenzato l’Indebitamento Finanziario Netto negli ultimi 12 mesi sono:

  • flusso netto da attività operative, prima della variazione del capitale circolante, pari a €617 milioni
  • assorbimento di cassa dovuto all’incremento del capitale circolante pari a €99 milioni
  • imposte pagate pari a €101 milioni
  • investimenti netti operativi realizzati negli ultimi 12 mesi pari a €239 milioni, incluso €46 milioni relativi all’acquisizione degli asset Alta Tensione in Cina.
  • flusso netto generato per acquisizioni e cessione di partecipazioni positivo per €28 milioni
  • oneri finanziari netti pagati per €61 milioni
  • distribuzione dividendi per €103 milioni
  • acquisto di azioni proprie per €100 milioni

L’Indebitamento Finanziario Netto ha altresì beneficiato della componente di equity del bond convertibile emesso nel gennaio 2017 per €48 milioni.


Energy Projects

  • Crescita organica negativa nel terzo trimestre a causa di posticipi di milestones di installazione per cattive condizioni atmosferiche nel mare del nord
  • Crescita della redditività nei cavi sottomarini
  • Stabilizzazione nell’Alta Tensione terrestre nel terzo trimestre dopo un inizio anno sfavorevole

I Ricavi verso terzi del segmento Energy Projects hanno raggiunto nei primi nove mesi del 2017 il valore di €1.039 milioni (variazione organica pari al -6,7% rispetto ai primi nove mesi del 2016). Miglioramento della redditività, con un EBITDA Rettificato di €179 milioni (+4,1% sui primi nove mesi 2016) con il rapporto sui Ricavi al 17,2% dal 14,6% dei nove mesi 2016.

Nel business dei Cavi e Sistemi Sottomarini, la strategia di internalizzazione di parte delle attività di installazione unita al favorevole mix di esecuzione ha consentito di migliorare ulteriormente la redditività. Le prospettive del business sono incoraggianti, in particolare nel segmento dei collegamenti delle offshore wind-farm sempre più competitive anche grazie alle evoluzioni della tecnologia messa a disposizione dall’industria dei cavi (cavi a più elevata tensione e capacità per supportare turbine di dimensione maggiore).

Le vendite del business Alta Tensione Terrestre hanno risentito dell’indebolimento della domanda in Francia, Nord Europa e Stati Uniti, solo in parte mitigata dalla crescita in Asia Pacific. Si evidenzia una progressiva stabilizzazione del business nel corso dell’anno. A livello di redditività, il risultato risente del cambiamento di perimetro in Cina solo parzialmente contrastato dalla performance positiva in Asia Pacific. 

Il portafoglio ordini per la trasmissione di energia (terrestre e sottomarina) si è attestato a €2.500 milioni, in lieve aumento rispetto al dicembre 2016.


1.   Per EBITDA Rettificato si intende l’EBITDA, come descritto alla nota successiva, prima di oneri e proventi relativi a riorganizzazioni aziendali, oneri e proventi considerati di natura non ricorrente così come indicati nel prospetto di Conto economico consolidato e altri oneri e proventi non operativi. La definizione di tale indicatore è coerente con il recepimento da parte di CONSOB del documento ESMA/2015/1415

2.   Per EBITDA si intende l’Utile/(Perdita) del periodo al lordo dell’effetto economico della variazione del fair value derivati su prezzi materie prime, di altre poste valutate al fair value, degli ammortamenti e svalutazioni, degli oneri e proventi finanziari, dei dividendi di altre società e delle imposte.


Energy Products

  • Trade & Installers in recupero nel terzo trimestre anche grazie a effetto CPR
  • LA performance in Medio Oriente (Oman) risente delle deboli condizioni macroeconomiche della regione
  • Industrial & NWC in miglioramento a livello di crescita organica ma ancora con mix di business debole rispetto all’anno precedente

I Ricavi verso terzi del segmento Energy Products sono ammontati a €3.672 milioni, sostanzialmente in linea con il risultato del corrispondente periodo del 2016 (variazione organica pari a-0,2%) in quanto la contrazione dei volumi in Europa e Nord America è stata in parte compensata dall’andamento positivo del Nord Europa e dalla crescita in alcuni paesi asiatici. L’EBITDA Rettificato si è attestato a €194 milioni (-10,9% rispetto allo stesso periodo del 2016) con un rapporto EBITDA Rettificato su Ricavi al 5,3% (6,4% nei nove mesi 2016).


Energy & Infrastructure

I Ricavi verso terzi del business Energy & Infrastructure sono ammontati a €2.467 milioni, con una variazione organica del -1,2% sui nove mesi 2016. L’EBITDA Rettificato si è attestato a €107 milioni da €123 milioni del corrispondente periodo del 2016 (rapporto EBITDA Rettificato su Ricavi al 4,3% rispetto al 5,4% del 2016). La riduzione di profittabilità è principalmente ascrivibile alla performance negativa in Medio Oriente (Oman).

I risultati del Trade & Installers nei primi nove mesi del 2017 evidenziano un trend di recupero in Europa, dopo un avvio di anno debole, spinto in particolare da Olanda, Italia, Spagna e Nordics a testimonianza che il Gruppo sta ben cogliendo l’opportunità dell’entrata in vigore della nuova normativa CPR (Construction Products Regulation) che ha innalzato gli standard qualitativi del settore. Positiva anche la performance in Asia Pacific, mentre risulta meno brillante l’andamento in Medio Oriente (Oman) che risente della congiuntura macro economica. Nel business Power Distribution si registra un lieve calo delle vendite organiche dovuto essenzialmente al previsto rallentamento del mercato in Centro e Est Europa. Positive le performance nei Nordics, e Asia Pacific. Le sfavorevoli condizioni di mercato in Medio Oriente (Oman) impattano anche in questo caso i risultati del settore.


Industrial & Network Components

I Ricavi verso terzi di Industrial & Network Components sono ammontati a €1.100 milioni, con una crescita organica del +2,2%, confermando il positivo trend delle applicazioni OEM e Automotive. L’EBITDA Rettificato si è attestato a €88 milioni da €95 milioni dei primi nove mesi del 2016 (rapporto EBITDA Rettificato su Ricavi all’8,0% dal 9,3%) dovuto essenzialmente a un mix di applicazioni sfavorevole. Positiva la variazione organica delle vendite nel mercato Specialties, OEMs & Renewables, con APAC, Nord America e Turchia a fare da traino. Bene i volumi del Railway, solide le performance nell’Infrastructure, che contribuisce ad incrementare significativamente il portafoglio ordini. In recupero il Mining mentre sono ancora deboli Crane, Marine e Defense dopo il picco del 2016. A livello reddituale da registrare la contrazione dei margini dovuto al mix di business sfavorevole. Negli Elevators il trend dei volumi è positivo in Europa, mentre si conferma la contrazione in Cina che in aggiunta allo sfavorevole mix di prodotto in Nord America provoca impatto negativo sulla redditività. A doppia cifra la performance di vendite nell’Automotive, confermata anche nel terzo trimestre, grazie al contesto di mercato favorevole e all’accrescimento di quota di mercato in Asia Pacific, Nord America e America Latina. In miglioramento la redditività, anche grazie agli interventi di efficienza industriali implementati in Europa. Infine, nei Network Components si registra un lieve incremento dei volumi nel terzo trimestre, pur permanendo i segnali di rallentamento nell’Alta Tensione in Cina, Francia e Olanda. Positiva la Media e Bassa tensione in Europa e Stati Uniti. I margini risentono dello sfavorevole mix di prodotto.


Oil & Gas

  • Positiva performance di Core Cable Oil & Gas
  • SURF risente ancora della debolezza in Brasile
  • Nel DHT recupera l’onshore, ancora debole l’offshore

I Ricavi del segmento Oil & Gas nei nove mesi del 2017 si sono attestati a €201 milioni, con una variazione organica del -13,0% in lieve miglioramento rispetto al -14.8% registrato nei primi 6 mesi del 2017. L’EBITDA Rettificato dei primi nove mesi del 2017 risulta pari a €5 milioni (€9 milioni nei nove mesi 2016), con un rapporto sui Ricavi del 2,3% (4,1% nei nove mesi 2016).

Il business Core Cable Oil & Gas registra una positiva performance in accelerazione nel terzo trimestre, sulla spinta in particolare nei progetti onshore in Nord America e Medio Oriente, mentre l’offshore è ancora debole. Il recupero dei volumi e le efficienze realizzate hanno sostenuto la redditività.

Il SURF (Subsea Umbilicals, Risers e Flowlines) risente ancora delle difficili condizioni di mercato in Brasile, che impattano sia i volumi sia i margini.

Nei prodotti Downhole Technology al recupero dei volumi nell’onshore in USA, grazie al mercato dello shale oil, ha fatto da contraltare la debolezza della domanda nell’offshore e nei mercati internazionali.


Telecom

  • Ricavi in forte crescita nei cavi ottici
  • Ulteriore balzo in avanti della redditività
  • Espansione capacità in Nord America ed Europa

I Ricavi verso terzi del segmento Telecom nei nove mesi del 2017 sono ammontati a €953 milioni, con una variazione organica del +5,9%, con una conferma della crescita a doppia cifra nei cavi ottici nel terzo trimestre (nonostante la sfidante base di comparazione) con il corrispondente periodo del 2016 e l’atteso declino dei volumi sui cavi tlc rame principalmente nel mercato australiano. In crescita ulteriore anche l’EBITDA Rettificato salito a €167 milioni, +30,3% sul corrispondente periodo del 2016. Migliorano anche i margini con un rapporto EBITDA Rettificato su Ricavi al 17,6% dal 14,9% dei nove mesi 2016, beneficiando sia dell’incremento dei volumi sia degli investimenti nell’ottimizzazione del footprint produttivo, del recupero di efficienza nella produzione di fibre ottiche e del miglioramento dei risultati della partecipata YOFC.

La crescita si dimostra solida in Europa, con gli importanti progetti di sviluppo delle reti a banda larga in Francia (progetto Trés Haut Débit) e Italia, dove Prysmian ha acquisito ordinativi di cavi in fibra ottica sia dall’incumbent TIM sia per il piano governativo portato avanti da Open Fiber. Costante l’incremento della domanda anche negli Stati Uniti, grazie agli investimenti per il potenziamento della rete fissa e mobile in preparazione della tecnologia 5G.

Debole il mercato dei cavi in rame, mentre si conferma l’andamento positivo del business a elevato valore aggiunto degli accessori di connettività ottica, spinto dallo sviluppo di nuove reti FTTx (banda larga nell’ultimo miglio) in Europa, in particolare in Francia e Gran Bretagna.

Il Gruppo continua a investire per il potenziamento della capacità produttiva sia nei cavi ottici che nella fibra a supporto delle prospettive di crescita del business nel medio termine.


Prevedibile evoluzione della gestione

Nel corso del 2017 si è assistito ad un progressivo miglioramento del quadro macroeconomico globale, evidenziato dall’innalzamento degli indici di fiducia di consumatori e imprese in numerose aree geografiche e dai dati di crescita del PIL superiori alle attese sia nelle economie più sviluppate (area Euro, Giappone, Stati Uniti e Canada) che nei paesi in via di sviluppo (Russia, Cina e altre economie emergenti asiatiche). Negli Stati Uniti, dopo un inizio anno inferiore alle aspettative, si è evidenziato un miglioramento nel corso dell’anno trainato dai consumi interni, con un impatto negativo degli uragani Irma e Harvey. La crescita economica Cinese si è mantenuta solida nel corso dell’anno; tale risultato è stato trainato dai dati positivi di vendite ai consumatori e dal commercio, che hanno più che compensato il rallentamento degli investimenti industriali e delle costruzioni.

In tale contesto il Gruppo Prysmian prevede, per l’esercizio 2017, che la domanda nei business ciclici dei cavi per le costruzioni risulti in lieve crescita rispetto al 2016 grazie alla ripresa della domanda europea parzialmente compensata dalla debolezza in Medio Oriente, mentre il trend del business dei cavi di media tensione per le utilities risulta in leggera flessione, con andamento eterogeneo nelle diverse aree geografiche. Nel comparto industriale ci si attende nel complesso un miglioramento grazie alle prospettive di crescita nei business di alcune applicazioni OEM e nell’Automotive. Nel segmento Energy Projects, a fronte di un contesto di mercato in leggera crescita, il gruppo Prysmian prevede di consolidare la propria leadership contestualmente al miglioramento della redditività nel comparto di sistemi e cavi Sottomarini, grazie alla strategia di “insourcing” delle attività di installazione. Per i sistemi e cavi in Alta Tensione terrestre ci si attende una leggera flessione dovuta anche alla variazione di perimetro per il riassetto della base produttiva in Cina. Nel segmento Oil & Gas, la stabilizzazione del prezzo del petrolio consolida la ripresa della domanda di cavi destinati a nuovi progetti Onshore (principalmente in Nord America e Medioriente), mentre l’attività nel comparto dei progetti Offshore rimane debole, così come il business SURF, che risente della debolezza della domanda in Brasile. Nel segmento Telecom infine si prevede che la crescita organica del fatturato del Gruppo si mantenga solida nel corso del 2017, grazie alla crescente domanda di cavi ottici in Nord America ed Europa, mentre in Australia si registra un rallentamento nel comparto dei cavi in rame, in linea con le aspettative.

Inoltre è prevedibile che, in costanza dei rapporti di cambio ai livelli in essere al momento della redazione del presente documento, l’effetto traslativo derivante dalla conversione nella valuta di consolidamento dei risultati delle consociate generi un impatto negativo sul risultato operativo di Gruppo atteso per il 2017.

Il Gruppo prevede per l’intero esercizio 2017 un EBITDA rettificato compreso nell’intervallo €710-€750 milioni, in aumento rispetto agli €711 milioni registrati nel 2016. Tale previsione, oltre a basarsi sul corrente perimetro di business della società, tiene conto del portafoglio ordini in essere.

La Relazione finanziaria al 30 settembre 2017 del Gruppo Prysmian, approvata dal Consiglio di Amministrazione in data odierna, sarà messa a disposizione del pubblico presso la sede della società in Via Chiese 6, Milano, e presso Borsa Italiana S.p.A.. Sarà inoltre disponibile sul sito internet www.prysmian.com e presso il meccanismo di stoccaggio autorizzato di cui si avvale la società, all’indirizzo www.emarketstorage.it. Il presente documento potrebbe contenere dichiarazioni previsionali (“forward-looking statements") relative a futuri eventi e risultati operativi, economici e finanziari del Gruppo Prysmian. Tali previsioni hanno per loro natura una componente di rischiosità e incertezza, in quanto dipendono dal verificarsi di eventi e sviluppi futuri. I risultati effettivi potranno discostarsi in misura anche significativa rispetto a quelli annunciati, in relazione a una molteplicità di fattori.

I dirigenti preposti alla redazione dei documenti contabili societari (Carlo Soprano e Andreas Bott) dichiarano, ai sensi del comma 2 articolo 154 bis del Testo Unico della Finanza, che l’informativa contabile contenuta nel presente comunicato corrisponde alle risultanze documentali, ai libri e alle scritture contabili.

I risultati al 30 settembre 2017 saranno presentati alla comunità finanziaria durante una conference call che si terrà oggi alle ore 18.00, disponibile successivamente, in forma registrata, sul sito del Gruppo: www.prysmian.com. La documentazione utilizzata nel corso della presentazione sarà disponibile quest’oggi sul sito internet di Prysmian all’indirizzo www.prysmian.com, nella sezione Investor Relations, e consultabile sul sito internet di Borsa Italiana www.borsaitaliana.it e presso il meccanismo di stoccaggio www.emarketstorage.it.

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